Ci sono parecchi FabLab nelle Alpi occidentali, tra innovazione, makers, e anche un po’ di cooperazione transfrontaliera. Nati per rendere accessibili le tecnologie di fabbricazione digitale, i FabLab sono spazi di innovazione e di sviluppo di competenze e idee, e iniziano a collaborare a livello transfrontaliero.
Per capirsi, i FabLab sono laboratori aperti al pubblico in cui è possibile progettare e costruire oggetti attraverso macchine digitali come stampanti 3D, frese CNC e laser cutter. Offrono strumenti, competenze e formazione per maker, imprese, studenti e cittadini, favorendo la sperimentazione, la prototipazione e la collaborazione locale. Sono luoghi in cui si discute e si pratica la tecnologia, in cui ci si scambia idee, si imparano i linguaggi per scrivere righe di codice, si testano prodotti nuovi, compresa l’applicazione dell’intelligenza artificiale.
Sono luoghi frequentati da gente che poi si ritrova nelle imprese o che crea in seguito prodotti, sono delle specie di vivai di esperienze e di sviluppo.
Nati all’inizio degli anni 2000 al MIT di Boston proprio come luoghi dell’innovazione e come laboratori di creazione, oggi esistono centinaia di FabLab nel mondo, e ce ne sono quindi anche nelle Alpi occidentali.
Quanti e dove?
Nelle province di Torino e Cuneo sono attivi alcuni FabLab. A Torino, il FabLab di via Egeo, aperto nel 2012 nell’ambito del grande coworking ToolBox, è stato uno dei primi in Italia. Più a sud, A Cuneo, il FabLab promosso da Confartigianato ha sedi attive anche a Savigliano e offre servizi a imprese e professionisti. A Pinerolo è nato nel 2023 il TeenLab, uno spazio invece orientato ai giovani in difficoltà scolastica, dove la fabbricazione digitale si intreccia con l’artigianato. Tra l’altro, nel 2021, il programma interreg Alcotra aveva già finanziato con quasi 120 mila euro un progetto di cooperazione che utilizzava i FabLab come elemento di inclusione per adolescenti.
In Valle d’Aosta, un FabLab era nato ad Aosta, nella Pépinière d’Entreprises, in un progetto Interreg, gestito dalla società Kotuko. Nello stesso spazio opera attualmente il Google Developer Group VDA, che organizza con continuità incontri e laboratori legati all’innovazione tecnologica: hanno per esempio una stampante 3D.
Sul versante delle Alpi francesi vi sono vari FabLab. A Chambéry, il laboratorio Le Prototype – EleFab è uno spazio associativo che mette a disposizione macchine per la fabbricazione digitale, ma anche competenze condivise e formazione peer-to-peer. Il laboratorio si propone come “terzo luogo” della comunità, con tecnologia, artigianato e creazione. Durante la pandemia si sono anche messi a creare visiere.
A Briançon, Annecy, Manosque …
A Briançon, il CimeLab ha sede nel polo Altipolis, con strumenti e formazione per le imprese locali e per i professionisti. È attrezzato con stampanti 3D, taglio laser, fresatrici e strumenti per la prototipazione rapida. La struttura è pensata per favorire l’innovazione e lo sviluppo economico del Briançonnais e in area montana.
Altri laboratori sono presenti ad Annecy, dove l’IdeationLab è uno spazio associativo dedicato a studenti, designer e start-up, dotato di stampanti 3D, attrezzature per elettronica e vinile, attivo anche in ambito educativo. Ad Anthy-sur-Léman, il FabLac si concentra su robotica, realtà virtuale e riuso dei materiali, ed è nato con una forte vocazione territoriale, coinvolgendo scuole, artigiani e famiglie in attività di fabbricazione accessibile.
Più a sud, a Manosque, il D’Clic Lab è un laboratorio gestito dall’associazione Les Petits Débrouillards, focalizzato su attività per bambini, adolescenti e scuole, con l’obiettivo di promuovere la cultura scientifica e tecnologica. A Grasse, il LAB’Oratoire offre strumenti digitali per la prototipazione e la produzione artigianale, rivolgendosi a giovani, imprenditori, artisti e associazioni locali.
Nella technopole di Sophia Antipolis, SoFAB è legato all’ecosistema imprenditoriale e universitario.
In Svizzera romanda
Anche nella Svizzera francofona esiste una rete articolata di FabLab, distribuiti tra aree urbane e periferiche. A Sion, nel cantone del Vallese, il FabLab Sion è uno spazio ben attrezzato con stampanti 3D, laser e fresatrici CNC, aperto a cittadini, imprese e scuole. Nel cantone di Vaud si trovano più laboratori: ad Arzier, il FabLab La Côte è un punto di riferimento locale per la fabbricazione digitale in contesti semi-rurali; a Renens, nei pressi di Losanna, il FabLab Renens ospita anche corsi e progetti educativi per maker e studenti; mentre a Vevey, il FabLab Riviera lavora in connessione con associazioni del territorio per attività didattiche e di inclusione.
A Ginevra, il FabLab Onl’fait, situato a Plan-les-Ouates, è uno dei più attivi: nato con una forte vocazione educativa e sociale, propone workshop accessibili a tutti e collabora con scuole e comunità locali. Infine, merita una visita il FabLab Neuchâtel, integrato nel tessuto formativo e professionale della città. Ce ne sono anche in Ticino, per esempio a Mendrisio.
Collaborazioni transfrontaliere
Il 14 ottobre 2025, i FabLab italo-francesi delle Alpi si sono visti al TeenLab di Pinerolo. L’incontro è avvenuto nel quadro PITer AGIR del programma Interreg Alcotra Italia-Francia, con partner dalla Comunità di comuni del Briançonnais, dalla Haute Maurienne Vanoise e dal GAL Escartons e Valli Valdesi.
Durante l’incontro si è discusso della creazione di un FabLab mobile per raggiungere altri territori alpini e di un modulo “Recyclab” dedicato al riuso dei materiali.
Sono emerse proposte per la condivisione di competenze tra animatori, l’organizzazione di eventi comuni come hackathon sull’economia circolare e l’adattamento climatico, e la costruzione di una rete alpina di FabLab.
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