Anche se un tempo guidare era considerato da molti una assoluta priorità in termini di indipendenza e libertà, i giovani francesi di oggi attribuiscono sempre meno importanza all’ottenimento della patente. A confermarlo sono i dati rilasciati dal Bureau des permis de conduire del Governo, che sottolineano un ritardo nel sostenimento degli esami di guida prolungato in certe casistiche sino ai 30 anni.
Nessuna auto sino ai 30 anni
Durante i primi anni di studio o di lavoro, i neo maggiorenni francesi raramente hanno già sostenuto le prove nazionali di teoria o guida e possiedono un veicolo tutto loro da utilizzare per i propri spostamenti quotidiani. A influenzare tale decisione contribuiscono i costi elevati se non eccessivi delle lezioni in autoscuola, spesse volte insostenibili da giovani ancora alle prese con il proprio percorso formativo e le conseguenti e correlate spese.
Tale tendenza a ritardare il conseguimento della patente concerne specificatamente le grandi città, così ben dotate di servizi essenziali di prossimità nonché fornite di vaste linee di trasporto pubblico da far sembrare la patente un lontano cruccio. Paradossalmente, poi, anche chi ha già in tasca il discusso documento pare servirsene poco per i propri viaggi da e verso università o ufficio, preferendo alla propria auto i mezzi pubblici, il car-sharing o i semplici passaggi di amici.
La patente in Francia
Secondo il Governo francese, nel 2022 più di 1,2 milioni di persone hanno scelto di iscriversi per ottenere la patente, una decrescita rispetto all’anno passato del -7% circa. Tra di esse 148.842 si sono candidate per la patente A, 1.040.047 si sono candidate per la patente B e 71.296 si sono candidate per le patenti C e D.
Il tasso di riuscita a livello nazionale nella prova teorica è stato mediamente del 56,61%, mentre quello nella prova pratica è stato mediamente dell’85,69% per ciò che concerne i motocicli, del 56,84% per ciò che concerne le automobili e del 78,76% per ciò che concerne i mezzi pesanti.
Nel 2022 soltanto 262.325 diciottenni e 124.418 diciannovenni hanno ricevuto il proprio permesso di guida, contro i 219.418 giovani di età compresa tra i 20 e i 24 anni, i 70.263 giovani di età compresa tra i 25 e i 29 anni e i 79.793 giovani di età compresa tra i 30 e i 39 anni.
Dalle statistiche del Governo emerge peraltro una pari propensione alla guida sui versanti femminile e maschile della popolazione, che l’anno passato coprono rispettivamente il 50,6% del totale dei soggetti esaminati e il 52,9% dei documenti rilasciati. Il livello di superamento delle prove risulta tuttavia inferiore per le donne (52,9%) rispetto che per gli uomini (60,9%).