Tra due anni Bonifacio potrà riprendere in mano la gestione del Porto di Cavallo, unico ingresso marittimo all’omonima isola, soprannominata “l’isola dei miliardari”. Dopo circa un trentennio di attività della Société du Port de Cavallo, la convenzione stipulata con il Comune è in scadenza nel prossimo 2026, ciò che farà tornare immediatamente l’amministrazione portuale di 231 stalli appannaggio della politica locale.

L’obiettivo espresso dal primo cittadino, Jean-Charles Orsucci, è chiaro e semplice: facilitare l’accesso alla zona, compresa di spiagge e posti barca, a una quantità sempre crescente di utenti. Per portare alla piena valorizzazione e alla preliminare risistemazione dell’area portuale è stata stimata una spesa pari a circa 10 milioni di euro.

In aggiunta, attenendosi a quanto stabilito dal Piano locale di urbanistica (PLU) che entrare a breve in vigore, l’amministrazione comunale di Bonifacio ha intenzione di bloccare le autorizzazioni a ogni nuova costruzione sull’Isola di Cavallo. Già nel 2018 la Collectivité de Corse aveva fatto valere il proprio diritto di prelazione su di un terreno di 3,3 ettari; qui l’imprenditore Antony Perrino, primo candidato all’acquisto della parcella, avrebbe voluto edificare un micro hôtel di lusso finanziato dal multimilionario J.P. Valentini. L’anno successivo, la Collectivité aveva comperato quella stessa porzione, composta da rocce e piante nella parte sud nonché da circa 500 metri quadri di mura nella parte centrale, per 2 milioni di euro.

Durante l’Assemblée de Corse dello scorso 27 ottobre, il presidente dell’esecutivo Gilles Simeoniaveva espresso la volontà di far valere diritto di prelazione su due nuove aree, l’una di 2.150 metri quadri e l’altra di 1.600 metri quadri.

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