Accanto a tutte quelle famiglie che non rinunciano alle tradizioni del Natale, vi è anche chi punta a staccare dalla monotonia dell’inverno e a trascorrere le proprie festività in maniera alternativa: per tutti coloro che vogliano concedersi un seppur breve soggiorno all’insegna del divertimento e del relax, la Liguria è la meta adatta.

Il viaggio inizia da Sanremo, come ogni anno resa brillante e colorata dal grande albero di Natale allestito in Piazza Borea d’Olmo. La città è la destinazione ideale per bambini e ragazzi grazie alle attività ludiche, ai laboratori creativi, agli addobbi natalizi collettivi e ai giochi di gruppo che rendono le festività indimenticabili. Non mancano nemmeno appuntamenti fissi quali concerti, sfilate musicali e performance dal vivo nonché pista di pattinaggio, luna park e villaggi e mercatini a tema.

Anche Finale Ligure si ammanta completamente della splendente atmosfera del Natale grazie a proposte che spaziano dal borgo alla città. Oltre alle decorazioni composte da alberi verdi non recisi in chiave green che contraddistinguono Finalmarina, tra le vie e le piazze di Finalborgo è ospitato il “Borgo degli Elfi” visitabile da grandi e piccini, il quale fa il paio con il “Villaggio di Natale” con tanto di casa di Babbo Natale creati a Finalpia.

Dopo una tappa obbligata a Genova, che l’anno passato è stata eletta “Capitale europea del Natale”, perché non soffermarsi ad Arenzano e Cogoleto, dove l’offerta turistica è proprio per tutti i gusti? Sotto le luminarie dell’immenso abete di Via Bocca, sono molteplici le iniziative dedicate alle famiglie tra cui spettacoli e concerti, musica tipica e mercatini di artigianato ed enogastronomia, laboratori artistici e proiezioni cinematografiche.

Alfine, i più temerari non possono rinunciare a trascorrere una o più giornate a Tellaro, dove il Natale si fa subacqueo: sin dagli Anni Sessanta, difatti, un gruppo di subacquei è solito trasportare lungo il porticciolo e sino alla chiesa cittadina una statuetta di Gesù Bambino; il rituale, cui fanno seguito le celebrazioni della messa, è accompagnato dalle centinaia di lumini di vetro che i residenti collocano lungo le vie del borgo e lungo la scogliera.

Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

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