Ladri di lampadine” di Tomasz Różycki è l’opera selezionata per il 2023 dal Prix della rivista Le Grand Continent.  Giunto alla sua terza edizione, il premio individua ogni anno un libro recente, di carattere e valore europeo, per favorirne la diffusione e pubblicazione in cinque lingue, tedesco, spagnolo, francese, italiano e polacco.

Il premio è stato assegnato il 20 dicembre 2023 in una cerimonia in una delle stazioni dello Skyway sul Monte Bianco, nel quadro e a margine del Summit della rivista Le Grand Continent, che ha riunito in Valle d’Aosta dal 18 al 20 dicembre 130 personalità europee. Nata a Parigi in un gruppo di ex-studenti della École normale supérieure, la rivista Le Grand Continent è diretta dal valdostano Gilles Gressani.

Di cosa parla Ladri di lampadine

Ladri di lampadine (in polacco “Złodzieje żarówek“) racconta le vicende che si intrecciano in un condominio, in Polonia, alla fine dell’epoca comunista. Viene disegnata una galleria di personaggi buffi, vivaci e drammatici alle prese con una vita quotidiana fatta di cose che non funzionano, di mancanze di mezzi e risposte, con tensioni che si risolvono e solidarietà che si sviluppano. Senza amarezze o nostalgie, unendo leggerezza e drammaticità, il romanzo racconta di un microcosmo e di un esercizio quotidiano di convivenza costruttiva – secondo la motivazione del premio – che pare “un’allegoria della nostra Europa, singolare e plurale allo stesso tempo”.

Il 20 dicembre, il discorso dell’autore, Tomasz Różycki, ha restituito sia il tono del racconto sia il senso politico e sociale di un regime “fondato sulla menzogna”, in cui manca tutto, dal pane all’elettricità, ma in cui le persone “conservano sempre la dignità” e “la solidarietà”. Sono persone capaci di organizzarsi e di risolvere i problemi insieme. Różycki ha poi richiamato la grande dimensione europea della letteratura e la guerra in Ucraina, ricordando la continuità del peso della Russia nell’est Europa.

La letteratura contemporanea, costruzione europea e Le Grand Continent

Il Prix Le Grand Continent ha l’ambizione di favorire la percezione di una letteratura europea intorno a libri nuovi, non ancora tradotti, come ha ricordato Giuliano Da Empoli, rafforzando il senso di appartenenza europea anche tra gli scrittori.

Bisognerà davvero leggere Ladri di lampadine, appena disponibile in italiano o in francese. L’obiettivo di Le Grand Continent, che sta collaborando anche con il mondo dell’edizione, è di riuscire a completare le traduzioni e le pubblicazioni nell’anno successivo alla consegna del premio: si conta quindi di leggerlo in italiano e in francese – ma anche in tedesco e spagnolo – nel 2024.

Bassa Marea di Aroa Moreno Durán, premiato l’anno scorso, è infatti già disponibile da Guanda in italiano ma non ancora in francese, in cui sono però proposti altri libri della scrittrice, come De l’autre côté, La vie volée, la storia europea di una famiglia di emigrati spagnoli a Berlino dopo la guerra civile, che si ritrovano poi dall’altra parte del muro negli anni Sessanta.

Vanno anche ricordati gli altri cinque finalisti del 2023, perché sono comunque buone letture: Déserter di Mathias Énard (Actes Sud), Sibir di Sabrina Janesch (Rowohlt), Manhattan Project di Stefano Massini (Einaudi) e La isla del doctor Schubert di Karina Sainz Borgo (Lumen).

Direttore di Nos Alpes, giornalista. Ha collaborato in tempi diversi con varie riviste e giornali, da Il Mulino a Limes, da Formiche a Start Magazine.

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