La mattinata del prossimo sabato 20 gennaio offre l’occasion per dibattere circa il futuro della falda del fiume Roja durante il convegno “Diamo da bere al Roja!”. L’appuntamento è fissato alle 10 presso il teatro comunale cittadino di Ventimiglia e sarà funzionale a sondare le opportunità di rinaturalizzare e ricaricare la falda del corso di acqua affinché essa continui a mantenersi quale preziosa risorsa per tutta la valle.

L’evento è organizzato dal Lions Club di Ventimiglia con il patrocinio della Regione Liguria, della Provincia di Imperia, delle città di Ventimiglia e di Vallecrosia, della Communauté de la Riviera Francaise (CARF) e di Terra di Ponente.

Durante la mattinata “Diamo da bere al Roja!” sono previsti gli interventi di Senia Seno, presidente del Lions Club di Ventimiglia, di Flavio Di Muro, sindaco di Ventimiglia, e di ulteriori personaggi di spicco dell’attualità della Valle Roja. In aggiunta il ricercatore dell’Università di Genova Andrea Madarino tratterà di come “Rinaturalizzare il fiume”, mentre il professor Rudy Rossetto della scuola superiore Sant’Anna di Pisa illustrerà come “Ricaricare la falda”.

Fiume italo-francese lungo 59 chilometri che nasce dalle Alpi Marittime e dal Colle di Tenda sino al mar Ligure, il Roja è considerato uno dei corsi di acqua più ricchi dell’intera Liguria e delle Alpi marittime, con una portata alla foce di circa 18 metri cubi al secondo. Pur essendo alimentato da un bacino di alta quota di tipo alpino ricco di sorgenti, la sua natura prettamente torrentizia lo rende facilmente oggetto di piene primaverili e autunnali: tra di esse si rammenta l’episodio avvenuto nella notte tra il 2 e il 3 ottobre 2020 che ha condotto al crollo di tre ponti e alluvionato la città di Ventimiglia, nonché morte e distruzioni nella valle. A oggi il Roja è per una parte tutelato come Sito di Interesse Comunitario di tipo B sin dal 2005 nonché designato come Zona Speciale di Conservazione.

(aggiornato il 19 gennaio 2024)

Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

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