Ci sono vari messaggi che provengono dalla Commissione intergovernativa (CIG) del 28 febbraio riguardo al tunnel di Tenda. Da un lato, Anas non ha accettato la proposta della ditta Edilmaco di proroga dei lavori per tre mesi, quindi a fine settembre. Ci sarà maggiore sorveglianza sui lavori, la cui produttività è peraltro già aumentata del 50%.

La Regione Piemonte è dello stesso parere così come i delegati francesi e politici locali che hanno partecipato alla Conferenza, in particolare sindaci, secondo quanto è emerso. Negli impegni la scadenza di giugno è quindi mantenuta, per quanto di un ritardo – da vedere quanto lungo – prima o poi si dovrà prendere atto.

Tutta la trasparenza di ANAS

In secondo luogo va ricordato il cambio di comportamento da parte di ANAS. Il Commissario straordinario, Nicola Prisco, con alle spalle un’agenzia per le strade nazionali italiana di modello centralizzato e piuttosto rigido, ha spinto sulla trasparenza e l’impegno diretto. Non è un semplice parafulmine, su cui scaricare le colpe, ma un soggetto operativo.

Dopo essere stato alla manifestazione del 18 dicembre 2023 al Colle di Tenda, ha diffuso un comunicato stampa annunciando verifiche in cantiere e una postazione fissa per spiegare l’avanzamento dei lavori. Anche sul sito www.tunneltenda.it ci saranno aggiornamenti rispetto alle pagine attuali. Il confronto si può fare per esempio con la trasparenza sul cantiere di La Praz per la frana sulla ferrovia in Maurienne, gestita dal dipartimento della Savoia. Sarà stato anche per le pressioni , ma è stata proprio Anas con Prisco a non accettare la richiesta di proroga di tre mesi, chiedendo maggiore impegno in attesa di capire meglio.

Sul territorio nessuna fiducia per il tunnel di Tenda

Terzo punto: questo sforzo deve ancora fare breccia nel territorio. La mancanza di fiducia è totale: d’altra parte la vicenda è particolarmente grave, tra inchieste e sequestri nel 2017, sostituzione dell’impresa, lievitazione dei costi, ritardi, dubbi tecnici, proroghe e annunci di aperture poi non confermate.

Secondo Sébastien Olharan, sindaco di Breil-sur-Roya, in Italia sono le imprese che dettano legge, per il sindaco di Tenda, Jean-Pierre Vassallo, ci si ricorderà di questo cantiere come uno dei più grandi insuccessi mai conosciuti.  Sul versante cuneese sono altrettanto duri.

Vincenzo Pellegrino, consigliere al Comune di Cuneo in una intervista a La Stampa del 23 febbraio, ha detto che “si sono sbagliati di un anno”, Giancarlo Boselli, all’opposizione, ascoltato da Nice-Matin ha confermato il “grande sentimento di sfiducia”. L’elenco dello sconforto è lungo: da Giorgio Chiesa (associazione degli albergatori), a Mauro Bernardi (presidente dell’ATL) a Luca Chiappella (Confcommercio), alla deputata di Cuneo e vicepresidente del Partito democratico, Chiara Gribaudo, al presidente della provincia di Cuneo Luca Robaldo, a un vario gruppo di sindaci, tra cui Germana Avena, sindaca di Roccavione. Un po’ di stanchezza completa il quadro: alla manifestazione del 27 febbraio, a Tenda in Valle Roja, forse perché organizzata in modo poco unitario, c’era poca gente.

Italia e Francia incerte tra nuovi metodi e vecchie commissioni

Il quarto punto riguarda la stessa CIG e i rapporti tra Italia e Francia. Forse anche grazie al Trattato del Quirinale, la commissione intergovernativa sta cercando di adattarsi a un clima più dialogante. Ad agosto 2023, sul versante italiano, è stato costituito un comitato di monitoraggio i cui membri – con alcuni sindaci – vengono invitati ai lavori, dove trovano altri esponenti politici locali invitati dalla delegazione francese.

Qualche anno fa i sindaci aspettavano fuori dagli edifici che ospitavano le riunioni sul tunnel di Tenda, mentre ora vi assistono. Anas produce comunicati stampa dopo le riunioni, i sindaci possono riferire degli argomenti trattati.

Il modello di Commissione intergovernativa rimane tuttavia otto-novecentesco, di rapporti tra Stati classici, piuttosto che tra Stati membri dell’UE con un trattato bilaterale. La modalità è da politica estera, con pochi scambi continui ma con lettere e grandi pause. Non ci sono comunicati stampa o “conclusioni” della CIG: eppure ci sono per il Consiglio europeo.

Infine, sarà anche importante che la CIG, intesa come “Commissione Intergovernativa tra l’Italia e Francia per il miglioramento della circolazione nelle Alpi del Sud” comunichi l’insieme della sua attività, sul Tenda stradale ma anche sulla ferrovia, anche per evitare futuri problemi su altri fronti.

Per esempio, Treni turistici italiani del gruppo Trenitalia hanno annunciato – e confermato a France 3 Provence-Alpes-Côte d’Azur – per il 2025 l’attivazione di un servizio sulla linea Torino-Cuneo-Breil-Ventimiglia-Nizza, nello stesso periodo in cui SNCF Réseaux chiuderà la linea per lavori, dal 2 settembre 2024 a dicembre 2025.

Direttore di Nos Alpes, giornalista. Ha collaborato in tempi diversi con varie riviste e giornali, da Il Mulino a Limes, da Formiche a Start Magazine.

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