Un ticchettio come soave musica, ingranaggi come opere di arte, un savoir-faire locale che diviene Patrimonio immateriale UNESCO: “Arc Horologer” punta a tutelare saperi e a promuovere competenze orologiaie uniche nel loro genere. Progetto Interreg Francia-Svizzera per il periodo 2021/2027, esso ha come obiettivo ultimo la creazione di una struttura di coordinamento che riunisca i detentori dei know-how di meccanica orologiera e artistica di ambedue i Paesi.

“Arc Horologer” dal punto di vista tecnico

Inserito nella sezione progettuale Interreg Francia-Svizzera 2021/2027 “Turismo sostenibile e cultura”, “Arc Horologer” ha preso il via nel mese di gennaio del 2023 e dovrebbe potersi concludere entro il mese di giugno del 2026. Esso vede come suo capofila francese la Comunità Urbana della Città del Grand Besançon (Communauté Urbaine du Grand Besançon Métropole) e come suo capofila svizzero invece la struttura di cooperazione politica e sviluppo regionale Arc Jurassien; il suo partner è peraltro il Parco naturale regionale del Doubs Horloger.

L’iniziativa è stata finanziata complessivamente per 717.122 euro (711.375 franchi svizzeri), di cui 505.912 euro (501.865 franchi svizzeri) per la Svizzera e 211.210 euro (209.520 franchi svizzeri) per la Francia. Di questi 252.956 euro sono stati elargiti unicamente per parte francese dal FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale), mentre le restanti sovvenzioni per parte svizzera fanno capo a fondi federali (250.932 franchi svizzeri) e a fondi cantonali (150.560 franchi svizzeri).

La rete tranfrontaliera

In seno al progetto “Arc Horologer” è in fase di creazione e perfezionamento una apposita rete transfrontaliera sua omonima che riunirà artigiano ed esperti di meccanica orologiera e meccanica di arte dell’arco alpino franco-svizzero. Questo incoraggerà la trasmissione di competenze iscritte dal dicembre del 2020 a Patrimonio immateriale dell’umanità UNESCO; inoltre permetterà di coltivare conoscenze reciproche e condivise relative a un atout manuale strategico dai punti di vista economico, turistico e culturale.

Più nello specifico, lungo il biennio 2020/2022 l’iniziativa si è fatta conoscere al grande pubblico per il tramite di strumenti di comunicazione efficaci quali identità visiva, sito web, newsletter e social network. È stato anche organizzato e dedicato alle comunità di stakeholder locali un forum annuale circa il mondo dell’orologeria franco-svizzera; è stato alfine stilato un repertorio di risorse documentarie circa gli oltre 50 mestieri di orologeria, che a oggi vede coinvolti 37 musei, 23 scuole di formazione, 33 archivi.

I lavori di “Arc Horologer” stanno proseguendo poi sullo slancio delle attività precedenti lungo il biennio 2023/2025, nell’auspicio di riuscire a portare a termine una altra e ulteriore serie di programmi. Tra di esse spiccano la creazione della già citata struttura di coordinamento oltre che il potenziamento della sua diffusione divulgativa su scala internazionale. Per ciò che concerne le misure di salvaguardia, sono ugualmente in programma convegni, mostre e incontri tra esperti del settore.

Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

Exit mobile version