Sono state la tecnica di preparazione e la manualità di lavorazione a convincere l’esigente giuria del Campionato mondiale di pesto genovese al mortaio 2024 ad assegnare il primo premio a Mattia Bassi. Ingegnere cinquantaseienne originario del quartiere di Acquasanta (Genova), egli ha saputo trionfare tra i cento concorrenti in gara durante la finale della decima edizione svoltasi lo scorso sabato 23 marzo come consuetudine presso il Palazzo Ducale del capoluogo ligure.

Il Campionato mondiale di pesto genovese al mortaio

Il Campionato mondiale di pesto genovese al mortaio 2024 è esordito con una serie di eliminatorie preliminari che hanno visto sfidarsi poco meno di duecento partecipanti. Dalla Liguria sino al Sudafrica, dai giovani appena maggiorenni agli ultra ottantenni ricolmi di esperienza, il contest ha riunito lungo una intera mattinata persone diverse ma accomunate da una medesima passione gastronomica.

I concorrenti hanno avuto a disposizione 40 minuti di tempo per preparare la propria salsa utilizzando esclusivamente i sette ingredienti che la compongono come da tradizione; si trattava di basilico genovese DOP, olio extravergine d’oliva DOP Riviera Ligure, parmigiano reggiano DOP, fiore sardo DOP, sale marino delle saline di Trapani e pinoli mediterranei.

I condimenti finali, rigorosamente realizzati a mano nel mortaio di marmo e con pestello di legno, sono stati alfine valutati da una giuria di 30 esperti secondo i cinque parametri di manualità, aspetto e colore, finezza della macinatura, consistenza, sapore complessivo ed equilibrio. Il tratto vincente della preparazione di Mattia Bassi, premiato con un pestello in legno con il manico cerchiato di oro, è stata la strategia di aver lavorato dapprima l’aglio e i pinoli e soltanto successivamente le foglie di basilico.

Gli eventi collaterali e futuri

Il Campionato mondiale di pesto genovese al mortaio è stato peraltro arricchito da una serie di eventi collaterali tra cui una visita guida all’Orto botanico di Genova in programma giovedì 21 marzo; previsti anche conferenze e workshop a tema pesto e basilico che hanno allietato tutto il successivo venerdì 22 marzo.

Dopo aver attratto al Palazzo Ducale centinaia di curiosi e appassionati della salsa simbolo e tradizione della Liguria nel mondo, però, lo sguardo degli organizzatori è già puntato al futuro. Difatti ieri, sabato 6 aprile, si è tenuta a Milano la prima delle molteplici nuove eliminatorie tramite le quali saranno selezionati e definiti i partecipanti della prossima edizione 2026.

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Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

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