Se la vetta di quel gigante alpino che è il Monte Bianco è a oggi prettamente associata a località quali Chamonix (Alta Savoia) o Courmayeur (Valle d’Aosta), “I bambini del Monte Bianco” è capace di sondare al di là del mero intrattenimento turistico. I suoi autori, Dominique Potard e Julien Pelloux, approfondiscono tra i capitoli del saggio il ruolo fondamentale che le guide di una altra cittadina, Saint-Gervais, hanno svolto e continuano a svolgere nella conquista del punto più alto delle Alpi.

A sostenere l’impianto narrativo del volume, lungo complessivamente 368 pagine, è quasi ovviamente la grande ascesa del medico, botanico e alpinista Michel Gabriel Paccard, il primo uomo ad aver raggiunto la cima del Monte Bianco assieme al collega Jacques Balmat. Nonostante l’ascensione di quell’8 agosto del 1786 fosse stata portata a termine accedendo dal versante di Chamonix, nessuno dei due esperti aveva allora nascosto la validità del percorso alternativo attraverso Saint-Gervais e l’Aiguille du Goûter.

Ed ecco allora chiarificato il ruolo di spicco rivestito dalle figure qui denominate “I bambini del Monte Bianco” nel raggiungimento della cima più ostica e celebre dell’Europa.

Alpinisti provetti e ottimi conoscitori delle alte quote, le guide locali sono state per circa un secolo e mezzo segnalatori di itinerari, costruttori di rifugi e iniziatori di grandi progetti. Eppure, differentemente dai propri omologhi della vicina Chamonix, essi hanno saputo mantenere in vita le attività tradizionali alle quali erano dedite, per esempio agricoltura e falegnameria, in un notevole equilibrio tra il proprio mestiere artigiano e la propria vocazione montuosa.

Non soltanto però.

Innestate all’interno di una Val Montjoie costantemente adombrata da un gigante di ghiaccio e roccia quale è il Monte Bianco, questi professionisti sono stati plasmati nel corpo e nell’anima dalla sua maestosa fierezza. La loro storia è segnata da imprese e tragedie, disfatte e successi, oltre che da un profondo e radicato amore per la montagna che essi hanno saputo trasmettere anche ai propri figli e ai propri nipoti.

“I bambini del Monte Bianco” ricostruisce vicende personali e avventure mozzafiato di alcune delle figure più conosciute degli ultimi 150 anni, colorando documenti e cronache di epoca con la narrazione lineare e precisa di Dominique Potard e Julien Pelloux. Edito nel luglio del 2014 dalle Éditions Paulsen (Guérin, collezione “Beau livres”), esso è acquistabile sul sito web della casa editrice al prezzo di 56,00 euro.

LEGGI ANCHE Il “Naufragio sul Monte Bianco” di François Henry e Jean Vincendon

Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

Exit mobile version