È oramai dall’agosto scorso che la cittadina di Modane (Savoia) vive senza che la ferrovia sia percorsa da un solo treno pendolare o turistico. Tale situazione, generata a monte da una frana occorsa domenica 27 agosto nella Valle della Maurienne, ha però finito con l’impattare pesantemente sul commercio locale.
“Quello che ci manca oggi sono i cinque treni ad alta velocità al giorno che fermano a Modane – ha confessato il sindaco Jean-Claude Raffin ai microfoni di TV8 Mont-Blanc in un servizio sullo stato della cittadina savoiarda alla luce dei problemi che ancora caratterizzano la falesia di Praz -. Certo, non si tratta di un numero enorme ma dieci o venti persone che si recano a Parigi, Milano o Roma sono comunque interessanti a livello locale”.
In mancanza di una regolare circolazione su ferrovia a Modane, a preoccupare è soprattutto il prossimo inverno, quando al pari della stagione precedente la mancanza di afflusso residenziale e turistico rischia di minare gli esercizi commerciali della zona. Se nel complesso tutte le tipologie di attività hanno riscontrato cali di fatturato degni di nota, alcune realtà sono state maggiormente penalizzate di altre sino quasi al rischio di fallimento.
La Regione Alvernia-Rodano-Alpi aveva peraltro messo in piedi una misura di sostegno alle imprese locali volta a compensare gli abbassamenti di entrate dovuti alla chiusura ferroviaria. Lanciata alla fine dell’anno passato con un valore prossimo al milione di euro, essa è stata particolarmente ostica da ottenere per i professionisti della città.
“Penso che le condizioni per ottenere gli aiuti fossero forse un po‘ alte e che i criteri richiesti per ottenere gli aiuti dalla Regione fossero un po’ rigidi – commenta ancora François Chemin, sindaco di Fourneaux (Savoia) e consigliere regionale -. Il risultato è che oggi sappiamo che pochissime persone ne beneficeranno”.
Stando alle ultime notizie, la ferrovia a Modane potrebbe non essere riaperta che entro la fine dell’anno corrente; resta comunque attivo il servizio di autobus sostitutivi che permette di collegare Oulx e Saint-Jean de Maurienne, proseguendo poi in treno per Milano e Torino ma anche per Chambéry e Parigi.
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