La Valle d’Aosta, ospite d’onore del 24° delle Grandes Médiévales d’Andilly, ha uno stretto legame con l’Alta Savoia e condivide alcuni momenti importanti di storia medievale. È in occasione di questo festival, in programma nel weekend di Pentecoste da sabato 18 a lunedì 20 maggio e in quello tra sabato 25 e domenica 26 maggio, che le due regioni hanno potuto incontrarsi.

Il Grand Parc d’Andilly in Alta Savoia

Il festival “Grandes Médiévales d’Andilly” (a metà strada tra Annecy e Ginevra) riporta i visitatori indietro di diversi secoli con oltre 40 spettacoli medievali tra cui giostre equestri, falconeria, giocoleria, burattini ed esposizioni di centinaia di artigiani. Visti i dati di questo fine settimana (8.000 presenze sabato 18 maggio e 18.000 domenica 20 maggio) e considerando i dati dell’anno scorso (64.000 visitatori), il Grand Parc d’Andilly offre una sicura visibilità alle feste medievali di tutto l’arco alpino e getta un ponte tra queste due destinazioni.

Il Grand Parc d’Andilly nasce da un’idea di Le Petit Pays, un’associazione di volontari e lavoratori. Nel 1996 ha dato vita alla prima festa medievale, che da allora è andata via via crescendo. Oggi il Parco offre Grandes Médiévales d’Andilly, che si svolge per 5 giorni a maggio/giugno, uno spazio aperto durante l’estate e momenti dedicati al Natale.

Una storia medievale ben radicata e condivisa

La storia comune della Valle d’Aosta e della Savoia risale al Regno dei Franchi nel VI secolo. Intorno al 1024, la Valle d’Aosta fu annessa alla Savoia da Humbert-aux-Blanches-Mains, che concesse delle franchigie, sancite dalla Carta delle Franchigie del 1191. Nel 1206, il conte Tommaso I concesse il feudo di Challant al visconte di Aosta Bozon per la costruzione di un castello.

Pur passando da visconte a conte, la famiglia Challant rimase parte della nobiltà savoiarda fino al 1796, quando il suo ramo si estinse. Attorno a questi 500 anni di storia è nata l’associazione “Medioevo nella terra degli Challant“, che oggi propone feste medievali itineranti nei quattro comuni di Issogne, Challand-Saint-Victor, Verrès e Fénis per tutta l’estate e nel periodo di carnevale. L’associazione “Petit Pays“, che gestisce il Grand Parc d’Andilly, ha deciso di invitare la Valle d’Aosta a partecipare alle manifestazioni medievali.

Le animazioni valdostane

Le attrazioni valdostane del Parco erano numerose. La musicista Silvana Bruno ha suonato più volte durante il festival, lo scultore Manuel Baravex ha presentato le sue figure medievali e il fabbro Michel Pelliccioni. L’azienda Conca di By ha offerto prodotti locali e piatti tradizionali, oltre a un bar-ristorante con cucina valdostana e due tipi di fonduta, Fontine e Bleu d’Aoste. Una scultura in legno è stata realizzata in loco da Roberta Bechis e Giuseppe Serra e donata al Comune di Andilly in segno di amicizia tra Valle d’Aosta e Alta Savoia.

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Nato a Roma e di nazionalità francese, è cresciuto all'interno di diverse culture, sviluppando nel contempo una passione per le Alpi. Appassionato di innovazione ed esperto in sviluppo territoriale e turistico, attualmente risiede nel Pays de Gex.

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