Questa domenica la nostra rubrica “Nos Alpes Cuisine” addolcisce i suoi lettori con una ricetta semplice ma stuzzicante, piacevole e prelibata, quella della Torta savoiarda. Conosciuta in lingua francese come “Gâteau de Savoie” o “Biscuit de Savoie”, essa è caratterizzata da una consistenza morbida e arieggiata non troppo discostata da quella del pan di Spagna, con il quale condivide i medesimi ingredienti di base.

Tale dessert dal sapore dolce e tradizionale risale addirittura alla prima metà del XIV secolo, quando la famiglia Savoia si trovò a ospitare nella propria reggia Carlo di Lussemburgo. Al fine di impressionarlo, lo stesso Amedeo VI di Savoia gli servì la torta, presumibilmente inventata sotto sua richiesta da uno degli chef di corte Pierre de Yenne o Jean de Belleville, direttamente a cavallo. Anche la sua forma particolare non era casuale bensì rammentava vuoi il Castello di Chambéry vuoi la contea sormontata da una corona.

Gli ingredienti

Come detto gli ingredienti necessari per la Torta savoiarda non si differenziano troppo da quelli utilizzati per un comune pan di Spagna, ciò che le conferisce un sentore profumato e leggero. Si tratta dunque di uova (6), zucchero semolato (250 grammi), farina bianca di tipo 00 (100 grammi) e fecola di patate (80 grammi); a piacimento, poi, è possibile insaporire l’impasto aggiungendovi l’estratto di una bacca di vaniglia oppure qualche scorza di limone o qualche scorza di arancia grattugiate.

Tale dolce può essere tranquillamente gustato come un fine pasto, magari accompagnandolo a una crema inglese o a una crema pasticcera aromatizzata a proprio piacimento; i più golosi possono poi tentare un abbinamento a una crema chantilly o a una crema al cioccolato per un risultato da leccarsi i baffi. Ma esso è perfetto anche come merenda o colazione, forse associato a una tazza di the caldo in inverno oppure a un succo di frutta in estate.

La preparazione della Torta savoiarda

La preparazione della Torta savoiarda è in realtà molto semplice e intuitiva ma, se svolta correttamente in ognuno dei suoi passaggi, può portare a un finale davvero invitante cui nessuno potrà resistere.

Anzitutto separare i tuorli dai loro albumi, per poi unire i primi allo zucchero e a un eventuale aroma a piacimento e montare i secondi a neve ben ferma con l’aiuto di una frusta elettrica. Una volta conclusa tale delicata procedura iniziale, inserire nel composto con il giallo di uovo anche la farina precedentemente setacciata e lentamente la fecola di patate sino a ottenere una consistenza omogenea. Incorporare ancora il bianco di uovo mescolando dal basso verso l’alto e badando bene a che esso non si smonti e che per contro risulti ben amalgamato ai restanti ingredienti.

Ora è possibile imburrare e coprire di farina una tortiera sagomata o meno dentro la quale versare il proprio impasto così ultimato e infornarla nel forno preriscaldato a 180 gradi lasciando cuocere per 40 minuti. Quando la torta avrà assunto un aspetto piacevolmente dorato ma non fastidiosamente bruciato, lasciarla raffreddare prima di capovolgerla con cautela su di un piatto da servizio. Spolverizzarla alfine con un cucchiaio di zucchero a velo per un aspetto ancora più regale, prima di servirla ai propri commensali abbinata come essi preferiscono.

LEGGI ANCHE La ricetta della “Sardenaira”, la focaccia della Liguria di Ponente

Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

Exit mobile version