Sulla strada di Egratz, quella lungo la costa della montagna che ospita il traffico anche internazionale in discesa dal traforo del Monte Bianco, tra Chamonix a Passy, un masso caduto dalla parete ha colpito un’auto con quattro persone a bordo, provocando la morte di due giovani e il ferimento di due adulti.

L’incidente è avvenuto ieri 20 agosto 2025 verso le 18, alla fine di una giornata di traffico intenso al traforo del Monte Bianco verso la Francia (con code fino a tre ore a Courmayeur) e al termine di una giornata di escursioni e gite, con molti turisti che tornavano alle loro residenze estive per la sera.

L’incidente ha comportato la chiusura della strada di Egratz, e molte code.

Il traffico si è inizialmente spostato in discesa sulla difficile strada sul versante opposto, da Servoz a Passy. Poi verso le 22.30 un doppio senso di marcia si è attivato sul viadotto di Egratz, di solito utilizzato per il solo traffico in salita.

Il traffico dei mezzi pesanti ha ugualmente subito perturbazioni.

La dinamica

Il gruppo di rocce si è staccato dalla parete che costeggia la strada in discesa ed è precipitato su una vettura con a bordo quattro persone.

Alla guida c’era un uomo insieme alla moglie sul sedile anteriore. Entrambi sono rimasti feriti, lui in modo grave e lei in modo lieve, e sono stati trasferiti negli ospedali di Annecy e di Sallanches. I due passeggeri posteriori, il figlio della coppia e la sua giovane compagna, entrambi ventenni, sono morti per l’ impatto.

La gestione della viabilità

Dopo l’incidente, avvenuto alle 18, la strada è stata chiusa, con conseguenti code. I mezzi pesanti si sono fermati sul versante italiano e il traffico leggero si è spostato in discesa nella strada sull’altro versante, tra Servoz e Passy.

Alle 22.30 la società ATMB (Autoroute et tunnel du Mont-Blanc) ha poi attivato la circolazione a doppio senso sul viadotto delle Egratz, normalmente riservato al traffico in salita verso Chamonix.

La velocità è stata ridotta a 50 chilometri orari. La carreggiata in discesa sulla zona dell’incidente a Passy resta interdetta. I mezzi pesanti provenienti dall’Italia e diretti in Francia hanno potuto a quel punto nuovamente attraversare il traforo del Monte Bianco.

Le condizioni della parete rocciosa

Secondo le testimonianze raccolte da Le Dauphiné libéré, alcune delle pietre cadute non erano di grandi dimensioni, ma l’urto è stato sufficiente a causare l’impatto mortale.

La strada è dotata di sistemi di protezione, come reti e coperture, ma la caduta del materiale ha superato le barriere. In un comunicato diffuso a sera, la prefettura ha riferito che i tecnici della RTM (restauration des terrains de montagne) ritengono la zona di distacco ancora instabile.

Al momento non è noto quanto tempo sarà necessario per la messa in sicurezza della parete.

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Direttore di Nos Alpes, giornalista. Ha collaborato in tempi diversi con varie riviste e giornali, da Il Mulino a Limes, da Formiche a Start Magazine.

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