Domenica 4 agosto 2024 si è svolta a Champdepraz, in Valle d’Aosta, la 48ª Rencontre valdôtaine. L’incontro estivo annuale è un’occasione per fare il punto della situazione sui tanti aspetti della realtà valdostana. Inoltre, si tratta di un momento per discutere di attualità, scambiare ricordi e partecipare a varie iniziative sociali, culturali e folcloristiche volte ad avvicinare valdostani ed émigrés.

L’Incontro valdostano della domenica è accompagnato da una tavola rotonda che riunisce il presidente del Comité fédéral des Sociétés d’émigrés valdôtains (CO.FE.SE.V.), i presidenti Sociétés valdôtaines des émigrés e il Governo regionale per esaminare i problemi legati all’emigrazione valdostana e la situazione politica ed economica della Valle d’Aosta.

Rappresenta un’importante occasione di confronto e dialogo, in grado di offrire prospettive sui problemi e sui temi di attualità della comunità locale. L’incontro consente di analizzare le problematiche da angolazioni inedite, promuovendo la comprensione reciproca e la formulazione di proposte e riflessioni. È un’opportunità per ascoltare voci diverse e raccogliere opinioni dando un approccio più inclusivo e consapevole alla gestione delle sfide locali.

Una domenica conviviale all’insegna dei ricordi e del significato di essere valdostani

La giornata di domenica 4 agosto è iniziata alle 9.30 a La Fabrique di Champdepraz, con un benvenuto musicale della Banda Filarmonica di Montjovet, seguito dalla Messa celebrata dal parroco, Alessandro Cavallo, ed eseguita dal coro locale.

A seguire, presidente della Regione autonoma Valle d’Aosta, Renzo Testolin, nel suo discorso, ha evidenziato che “le migrazioni fanno parte della nostra storia: i nostri nonni e genitori hanno lasciato le montagne per cercare fortuna altrove, ma hanno sempre mantenuto un legame indissolubile con i paesi di origine. Ci hanno insegnato che la nostra identità resta nonostante le distanze. Ed è proprio questa identità che vogliamo trasmettere alle nuove generazioni e in particolare ai giovani che si trovano all’estero per motivi di studio e di lavoro”.

Ricordi e attaccamento alla Valle d’Aosta

Anche il sindaco di Champdepraz, Monica Crétier e il presidente del CO.FE.SE.V., Jean-Pierre Martin Perolino hanno tenuto i loro discorsi ufficiali. Perolino ha fatto una disgressione su un suo ricordo d’infanzia: “noi valdostani da fuori siamo sempre estremamente entusiasti di ritrovarci con gli amici tra le nostre magnifiche montagne. È allora l’occasione per riconnetterci con le nostre radici, i nostri usi e costumi e per praticare il dialetto valdostano, patrimonio dei nostri genitori e nonni.

Del resto – ha continuato Perolino – ricordo che quando eravamo bambini venivamo in vacanza con l’organizzazione di l’abbé Petigat. La Valle d’Aosta ci ha messo a disposizione autobus dalla stazione di Bourg-Saint-Maurice, Abbiamo attraversato il colle del Piccolo San Bernardo, e poi abbiamo attraversato i diversi villaggi dove eravamo felici di trovare parenti e cugini della nostra età che ci aspettavano con impazienza. Per noi era euforia, vita all’aria aperta e giochi, e oggi, negli anni, le sensazioni sono ancora presenti e i giochi regalano ricordi meravigliosi”.

Nell’ambito dell’émigration 2.0, quella dei nostri tempi, a raccontare la sua esperienza di giovane emigré è stato Andrea Lombardo, un giovane di Pont-Saint-Martin che ha lasciato la sua terra d’origine per costruire il suo futuro passando dalla Soagna, dal Giappone e dalla Germania per approdare in Svizzera.

Visite alla scoperta del territorio di Champdepraz

Dopo il pranzo, i partecipanti hanno visitato le mostre La mémoire de l’émigration e Pro-Schola (l’associazione fondata il 25 luglio 1919 a Parigi dagli émigrés di Champdepraz. Lo scopo dell’associazione era, ed è tuttora, quello di fornire un sostegno finanziario e materiale ai bambini di Champdepraz per la loro scolarizzazione alle elementari).

Sono state organizzate anche attività all’aperto, tra cui una dimostrazione di palet (un adattamento montano del gioco delle bocce) e visite a bancarelle di prodotti tipici locali e di artigianato.

Sono state effettuate anche visite guidate alla seicentesca chiesa parrocchiale di Saint-François de Sales e al Museo delle Miniere e della Pro-Schola.

La Rencontre 2025 si svolgerà a Saint-Nicolas, un paese a 1.200 metri di altitudine e a 15 km dalla città di Aosta, che tra l’altro ospita il Centre d’Études francoprovençales.

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