Non è raro che alcuni francesi originari delle Nostre Alpi, per esempio dalla Maurienne o da Nizza, si rechino oltre il confine e dritti in Italia per comperare pacchetti e stecche di sigarette. Questo soprattutto per via del prezzo più conveniente delle stesse, che in Francia ammonta a circa 12,00 euro al pacchetto, mentre nella Penisola oscilla tra i 4,00 euro e i 7,00 euro.

Il programma francese di lotta contro il tabagismo

In Francia il costo delle sigarette sta subendo differenti fasi di aumento in seno al “Programme national de lutte contre le tabac 2023/2027” (“Programma nazionale di lotta contro il tabagismo 2023/2027”). Esso prende atto del fatto che il fumo rappresenta la prima causa di morte evitabile, prematura e per cancro e malattie cardiovascolari.

Il documento, articolato su 5 assi e 26 misure, ha come obiettivo quello di costruire la prima generazione libera dal tabacco entro il 2032. Esso rappresenta il diretto seguito di una preliminare iniziativa del 2018/2022, durante la quale i fumatori sono scesi dal 25,1% al 15,6% per i ragazzi e dal 29,4% al 25,4% per gli adulti.

Tale rinnovamento per il quadriennio 2023/2027 ha come sua priorità la protezione delle fasce più giovani della popolazione dal fumo, attuabile anzitutto attraverso l’aumento del prezzo del tabacco a 13 euro al pacchetto entro il 2027; a questo si aggiungono maggiori controlli nonché la proibizione della vendita di prodotti per il vaping.

Oltre ad aiuti per smettere di fumare e ad azioni volte alla lotta contro il traffico di tabacco, sono previste anche misure di protezione dall’inquinamento da fumo; tra queste citiamo l’introduzione di nuove aree esterne a uso collettivo libere dal fumo e la creazione del divieto di fumo per le zone di attinenza scolastica o sanitaria.

L’ultimo punto concerne ancora attività di ricerca volte ad approfondire e a migliorare la conoscenza dei pericoli associati al fumo al fine di di comprendere meglio e anticipare i cambiamenti che ne interessano il mercato.

Il tabacco in Francia

A oggi la Francia conta 12 milioni di fumatori giornalieri (in Italia sono 12,4 milioni) e stima circa 75 mila decessi ogni anno, ovverosia uno su 8.156 milioni di persone; indirettamente, poi, il tabagismo impatta su circa 90 mila bambini, in pratica 742 mila delle nascite registrate nel 2021. Tale fenomeno ha ancora inevitabili ripercussioni sull’ambiente, con una stima di 30 miliardi di mozziconi gettati ogni anno, molti dei quali a inquinare ciascuno ben 500 litri di acqua.

Attraverso una più elevata tassazione il Governo francese spera di incentivare i cittadini ad adottare stili di vita più sani e, soprattutto, a eliminare dalla propria quotidianità il dannoso tabacco. Di qui al 2040 viene stimato che il costo delle sigarette crescerà dunque del 5% ogni anno, percentuale che potrebbe tradursi in un incremento sino ai 25 euro al pacchetto.

Attualmente il listino varia tra gli 11,40 euro per il marchio “Fortuna” e i 12,70 euro per il marchio “Dunhill”, passando per i 12,00 euro per i marchi “Gauloise” e “Winfield”. Acquistare le celebri “Marlboro” è ancora più caro poiché esse oscillano tra gli 11,50 euro per la versione classica e i 18,75 euro per la versione XXL, così come per il tabacco puro si tratta di fasce tra i 16,00 euro e i 17,50 euro.

Perché dunque i francesi comperano le sigarette in Italia?

Contrariamente rispetto a quanto avviene in Francia, in Italia la lotta al tabagismo non viene portata avanti attraverso la tassazione bensì attraverso altre misure afferenti a vari decreti legge sin dal 1975. Oltre al divieto di fumo all’interno dei locali chiusi, previste anche limitazioni alla pubblicizzazione e alla vendita di prodotti a base di tabacco soprattutto in riferimento ai minori.

Eppure, l’assenza di imposte aggiuntive sulle sigarette ne rende il prezzo nettamente più vantaggioso per i francesi, tanto da farlo restare al di sotto dei 7,00 euro. Più nello specifico, le “Giubek” costano 4,00 euro (200,00 euro al chilogrammo) mentre le “Muratti” arriva ai 6,40 euro (320,00 euro al chilogrammo). In riferimento alle stesse “Marlboro”, la spesa si aggira a seconda della tipologia tra i 5,00 euro (250,00 euro al chilogrammo) e i 6,20 euro (310,00 euro al chilogrammo).

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Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

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