In un cammino interiore tra il proprio passato e il proprio presente, in un viaggio esteriore dal Gran San Bernardo a Roma, Clara Gaymard riscopre il lato poetico e autentico del pellegrinaggio in “La mia Francigena” (“Ma Francigena”). Il diario di bordo traccia il percorso dell’autrice lungo la via sacra alla scoperta di una Italia dimenticata tanto nei suoi suggestivi paesaggi quanto nei suoi valori essenziali.

Imprenditrice e funzionaria francese nonché moglie del presidente della Savoia Hervé Gaymard, la donna intraprende un itinerario quasi spirituale sulla Via Francigena dalle Alpi alla capitale italiana. Ella parte dal valico che unisce Valle d’Aosta e Cantone del Vallese e, chilometro dopo chilometro, i suoi occhi incontrano una Penisola viva e vivace, quasi immersa e immobilizzata in un passato autentico.

Il percorso che Clara Gaymard affronta e affida alle pagine de “La mia Francigena” non è però soltanto una sfida fisica con se stessa bensì anche una impresa alla scoperta e alla riscoperta di sé stessa. Nella sua narrazione ella adotta un approccio olistico e stimolante al camminare, rivelandosi sotto una luce del tutto inaspettata e ben lontana dal mondo della finanza e degli affari.

Nella natura nomade ed erratica della sua avventura in solitaria, la scrittrice e saggista ricerca la libertà di un contatto diretto con la natura e la leggerezza di una riconnessione profonda con il proprio spirito. Nella semplicità di ciò su cui si posa il suo sguardo ella coltiva l’indole infantile ma non per questo meno accorta della sua anima; nella bellezza di ciò che le sue pupille scrutano attorno a lei, ella rivede una ricchezza che spesse volte gli adulti danno per scontata ma che per contro non sfugge ai bambini.

“La mia Francigena” diviene così non semplicemente il racconto della lunga escursione di Clara Gaymard bensì anche uno scrigno di spunti a una percezione più significativa della vita. È un inno alla realizzazione dei propri sogni intesa come legame tra sé e sé oltre che un invito alla solitudine interpretata come relazione tra sé e l’altro.

Il volume, edito nel maggio del 2024 da L’éditeur à part per la collezione “Traiettorie” (“Trajectoires”), si compone di 160 pagine. Esso è acquistabile nelle principali librerie francesi oppure sul sito web della casa al prezzo di 20,00 euro.

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Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

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