È sufficiente una macchina fotografica per svelare uno dei più grandi enigmi della storia dell’alpinismo: e proprio questa funge da perno e slancio per “Kodak Everest Pocket”, il nuovo romanzo di Nicolas Le Nen. L’apparecchio in questione è quello appartenuto ad Andrew “Sandy” Irvine e George Mallory, avventuratisi sulla cresta nord-est dell’Everest l’8 giugno del 1924 senza più fare ritorno.

L’episodio resta avvolto dalla nebbia del passato e dalla caligine del mistero poiché nessuno, né il compagno di cordata Noel Odell né il resto della loro squadra, ha mai saputo se il duo di alpinisti ha effettivamente raggiunto l’ambita cima. Soltanto la vecchia Kodak potrebbe rivelare il successo della spedizione, forse completata 29 anni prima di Edmund Hillary e Tensing Norgay, considerati i primi ad averla conclusa il 29 maggio del 1953.

“Kodak Everest Pocket”

“Kodak Everest Pocket” ha come suo protagonista l’alpinista di Chamonix Charlie, che, sotto incarico di un eccentrico miliardario, tenta per suo conto di mettere le mani sulla macchina fotografica perduta. La sua indagine lo condurrà dagli archivi della Royal Geographical Society di Londra al Museo dell’alpinismo di Lhasa sino ai pendii della temibile parete nord che fa da gelido sfondo al racconto.

Parallelamente alla narrazione, inframezzata da colpi di scena e momenti di suspence, Nicolas Le Nen non manca di approfondire dettagli storici come la natura delle ascensioni britanniche degli Anni Venti. La sua ricostruzione è precisa e puntuale e accompagna il romanzo come una solida colonna portante di veridicità mista al fascino della finzione.

La storia dietro il romanzo

Storicamente parlando, però, il corpo di Mallory viene ritrovato nel 1999 dall’alpinista Conrad Anker nell’ambito della “Mallory and Irvine research expedition”, volta a scoprire se la coppia avesse raggiunto la vetta. L’esame dei resti ha rivelato segni di corda profondi che potrebbero rappresentare la prova che i due fossero legati insieme nei loro ultimi momenti; egli aveva diverse ossa fratturate e, da analisi più profonde, è emerso che probabilmente egli è spirato soltanto qualche tempo dopo la drammatica caduta.

È invece di qualche giorno fa la notizia di un secondo e importante reperimento durante una spedizione di documentaristi del National Geographic composta dal fotografo e regista Jimmy Chin e dai registi e scalatori Erich Roepke e Mark Fisher. Si tratta di uno scarpone, studiato il quale il gruppo si è reso conto della presenza di un piede ancora fasciato da una calza con su ricamato “A. C. Irvine”, prova della sua appartenenza all’uomo.

Il libro su Irvine e Mallory

“Kodak Everest Pocket” è l’ultimo volume in ordine temporale pubblicato nel maggio scorso da Nicolas Le Nen per la casa editrice Arthaud nonché vincitore quest’anno della menzione speciale per il “Grand prix” del Salone del libro di montagna di Passy.

Esso è acquistabile al prezzo di 19,90 euro nelle principali librerie francesi (librerie indipendenti, Delamain, Dialogues, Gallimard, Hall du livre e Kléber); esso è però disponibile anche online nella versione E-book, sia in formato Epub sia in formato PDF al prezzo di 13,99 euro.

LEGGI ANCHE: Micheline Rambaud e la prima spedizione al femminile sull’Himalaya

Salon du livre de montagne di Passy, quattro persone e un mondo intorno

Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

Exit mobile version