Dal 1º novembre 2024 e al 31 marzo 2025, come tutti gli anni, gli automobilisti che viaggiano sull’autostrada della Valle dell’Arve devono rispettare limiti di velocità più bassi. Queste misure specifiche, rese note sia dalla prefettura dell’Alta Savoia sia dalla società ATMB, sono introdotte annualmente in seno al “Plan de protection de l’atmosphère” 2019/2023.

I limiti di velocità invernali nella Valle dell’Arve

Sono coinvolte da un abbassamento da 130 chilometri orari a 110 chilometri orari la A410 tra il Col d’Évires e il raccordo di Scientrier, la A411 e la A40 dalla dogana di Vallard a Le Fayet.

credits : haute-savoie.gouv.fr

Il “Plan de protection de l’atmosphère”

Il “Plan de protection de l’atmosphère” (“Piano di protezione dell’atmosfera”) 2019/2023 è uno strumento obbligatorio per certi territori per ripristinare e preservare la qualità dell’aria. Esso fa seguito a un precedente documento datato 2012/2018, che a sua volta prende atto della sensibilità all’inquinamento della località per ragioni geografiche e topografiche.

Per la Valle dell’Arve esso elenca tutta una serie di misure di contenimento degli agenti nocivi, in particolare orientate al PM10 e al Nox2; presenti anche iniziative a promozione di una migliore integrità atmosferica, tra le quali per esempio il “Fonds air bois” (“Fondo aria legna”), per la sostituzione degli impianti di riscaldamento e dei camini a legna.

La qualità dell’aria nella Vallée dell’Arve

Stando ai risultati di uno studio condotto da Santé Publique Francecirca l’8% della mortalità annuale nella Valle dell’Arve può essere attribuito all’esposizione cronica alle polveri sottili. Qualora però le concentrazioni annuali di particelle fini (PM2) fossero ridotte almeno del -30% in tutti i comuni, sarebbe possibile evitare circa 45 decessi annui (-4% della mortalità generale).

L’inverno è, come accennato, la stagione più critica in termini di esposizione cronica all’inquinamento, ciò che rende necessarie azioni a suo contrasto proprio lungo i mesi più freddi.

Per esempio, se già i mezzi pesanti classificati Euro 4 non possono circolare all’interno del Traforo del Monte Bianco, in caso di picchi la prefettura può allargare la normativa a tutta la vallata. Oltre ad alcune regole concernenti le emissioni delle industrie nuove e meno nuove del territorio, sul piano domestico figurano specifici divieti relativi all’abbruciamento dei residui verdi.

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Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

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