A distanza di un respiro tra mare e montagna, vicina un battito di ciglia a storia e paesaggio, si dipana a Finale Ligure una serie di sentieri imperdibili per gli amanti delle passeggiate nella natura. Accanto alla sua vocazione tipicamente marittima, la località della Liguria si caratterizza per la presenza di itinerari escursionistici vista mare o di alta quota a toccare elementi architettonici e culturali, naturalistici e ambientali.

La mappa (c) Finale Outdoor Region

I sentieri di Finale Ligure

Finale Ligure è costellata da 64 sentieri differenti per ubicazione e lunghezza, i quali si snodano dalla costa di Spotorno sino al Monte Carmo, attraversando luoghi intrisi di tradizione e modernità come Noli, Varigotti e Pietra Ligure. A loro volta, questi sono inglobati nelle sei macro aree di Pietrese e Val Maremola, Melogno e Alta Val Pora, Finalese, Alta Val Bormida, Golfo dell’isola e Levante, Bardineto e Monte Carmo.

Ovviamente vigono alcune regole di fruizione degli itinerari, per esempio quella di restare sui tracciati segnalati e quella di rispettare l’ambiente circostante evitando di abbandonare rifiuti in loco. Consigliata anche una pianificazione accurata e soprattutto prudente dei propri spostamenti e delle attrezzature a essi funzionali.

Gestita dal consorzio per la promozione turistica e la tutela del territorio finalese Finale Outdoor Region, la rete escursionistica non manca di proporre ai suoi frequentatori punti di ristorazione e alloggio disseminati su tutto il territorio.

Val Bormida (c) CC BY-SA 4.0, Enrico Mazzucco, Wikimedia Commons

Dal mare alla montagna

In un susseguirsi ordinato di panorami che dal blu mozzafiato delle onde si spinge sino a impervie pareti calcaree, i sentieri di Finale Ligure promettono di soddisfare le esigenze turistiche di ogni visitatore. Di qui la possibilità di camminare immersi in distese sconfinate di ulivi, esplorare siti archeologici immobilizzati in un ricco passato, addentrarsi in profonde grotte e ammirare una vista da mozzare il fiato.

Coloro che vogliono trascorrere un pomeriggio a contatto con la natura possono perciò sprofondare nella verdeggiante Faggeta della Barbottina oppure avventurarsi tra i grandi alberi di castagno da frutto che circondano la cascina Casa Busca. Ancora, gli occhi vengono inevitabilmente catturati da autentici gioielli del passato come il medievale Castel Gavone o la contemporanea Chiesa di San Lorenzo di Varigotti.

Eppure, oltre i soli edifici, le esperienze più magiche si vivono esplorando luoghi quali la Grotta dei Falsari affacciata sulla immensa distesa marittima oppure rivivendo la natura preistorica della Caverna delle arene candide. E dopo un breve sopralluogo al Bric della Pianarella, antico e rudimentale osservatorio astronomico, nulla di meglio di un pomeriggio di relax avvolti dall’incanto della Cascata delle libellule blu di Rialto.

La Caverna delle arene candide (c) CC BY-SA 4.0, Capricornis crispus, Wikimedia Commons

Strizzare l’occhio allo sport

Ma la rete di sentieri di Finale Ligure non manca nemmeno di rispettare ampio spazio e più di una soddisfazione agli amanti dello sport, che qui possono cimentarsi in una variegata serie di discipline collaterali al solo trekking. Sono difatti presenti oltre 200 sentieri dedicati alla mountain-bike, riservati a tutte le specialità dall’enduro all’all mountain, dalle biciclette elettriche alle cross-country.

Ma non soltanto perché anche gli appassionati di arrampicata possono sfidarsi su oltre 4 mila vie site su pareti a bordo mare oppure immerse nelle cornici boschive più lontane dalle spiagge. E coloro che hanno piacere di tuffarsi tra le onde e godersi l’ammaliante mare turchese possono lanciarsi in una escursione in barca alla ricerca delle balene oppure in un pomeriggio di snorkeling in compagnia dei delfini.

Lungo tutto il corso dell’anno, ancora, eventi e iniziative locali contribuiscono ad arricchire il soggiorno dei visitatori con proposte che spaziano dalla musica all’arte, dalle conferenze all’enogastronomia.

LEGGI ANCHE: Alla scoperta di Tenda e delle sue meraviglie

Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

Exit mobile version