Il Museo Egizio di Torino festeggia 200 anni di storia. Una cerimonia inaugurale ha accolto la presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha visitato il 20 novembre gli spazi rinnovati.

Un programma di tre giorni, dal 20 al 22 novembre, prevede diverse attività culturali e libero accesso per il pubblico.

La passione di Torino per l’Egitto

Fondato nel 1824, il Museo Egizio di Torino è il più antico al mondo interamente dedicato alla civiltà nilotica e, per valore e quantità dei reperti, è considerato il secondo più importante al mondo dopo il Museo Egizio del Cairo. Dal 2004 la sua gestione è affidata alla Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino, su incarico del Ministero dei beni culturali.

La storia del museo ha radici nel XVII secolo, quando il primo oggetto che costituì il nucleo della collezione arrivò a Torino: si tratta della Mensa isiaca, una tavoletta in bronzo decorata con iscrizioni e simboli legati al culto di Iside. Questo reperto, acquistato nel 1626 da Carlo Emanuele I di Savoia, attirò grande attenzione tra gli studiosi dell’epoca.

L’interesse fu tale che, verso la metà del XVIII secolo, venne organizzata una spedizione in Egitto per indagare le origini storiche della tavoletta, segnando un passo verso la nascita di una collezione sistematica.

La passione per l’Egitto è inoltre un elemento di continuità per Torino, del Piemonte e del Regno di Sardegna, con in coinvolgimento di Grenoble: Nos Alpes ne ha ritracciato alcuni elementi di particolare interesse e curiosità.

Due interventi nella Galleria dei Re e nel Tempio di Ellesya

Il Museo Egizio ha investito oltre 20 milioni di euro in un restyling profondo.
Tra i principali interventi, la nuova Galleria dei Re rappresenta un’innovazione significativa. Le statue dei faraoni, esposte in ordine cronologico, sono state rimosse dai piedistalli ottocenteschi e collocate a livello del punto di vista dei visitatori, per offrire un’esperienza immersiva e coinvolgente. Il nuovo allestimento, curato da un gruppo di lavoro di egittologi e dallo studio Oma di Rotterdam, consente di ammirare da vicino dettagli finora poco visibili, come geroglifici e incisioni sulle statue.

Con circa 900.000 visitatori annuali, il Museo Egizio prevede di aumentare ancora le presenze grazie ai miglioramenti strutturali e al programma culturale. tra l’altro, il 21 novembre, durante la Notte Bianca, si è assistito a un’affluenza importante, con appassionati e cittadini.

Un’altra attrazione è il rinnovato Tempio di Ellesya, una cappella rupestre donata dall’Egitto negli anni Sessanta. Grazie al restauro, il tempio ritorna al pubblico con un nuovo allestimento che include un videomapping per raccontarne la storia e il viaggio verso Torino.

Arte contemporanea ed eventi al Museo Egizio di Torino

Il bicentenario si arricchisce di due opere di arte contemporanea, firmate da Ali Cherri e Sara Sallam. Questi progetti intrecciano passato e presente, riflettendo su temi come l’iconoclastia e la visione eurocentrica nei musei occidentali.

La visita del presidente Mattarella ha preceduto l’inizio della Notte Bianca del 21 novembre. L’evento serale ha incluso performance di danza e incontri con esperti e divulgatori, tra cui Alberto Angela e studiosi di fama internazionale.

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Direttore di Nos Alpes, giornalista. Ha collaborato in tempi diversi con varie riviste e giornali, da Il Mulino a Limes, da Formiche a Start Magazine.

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