Il convegno di Torino del 26 novembre dedicato al Trattato del Quirinale va inteso come circoscritto nell’ambito dei progetti di cooperazione italo-francese finanziati dal programma europeo Interreg, come indica il titolo stesso del progetto che lo ispira, cioè AlcoTraité.

L’attenzione è sulle Regioni e i soggetti locali che partecipano al Comitato frontaliero previsto all’articolo 10 del Trattato. Nell’ambito della cooperazione italo-francese la loro attività si svolge infatti essenzialmente attraverso il programma Interreg, denominato con il complicato acronimo di “Alcotra”.

Il convegno costituisce dunque un contributo settoriale al dibattito più ampio, in cui ci sono anche le relazioni dirette tra gli Stati e tra le amministrazioni centrali.

Queste gestiscono progetti e attività in diversi ambiti fondamentali per le relazioni di frontiera, dai diplomi binazionali maturità e di baccalauréat alle migrazioni, dalle infrastrutture di trasporto alle questioni dell’industria europea e dell’innovazione. Sono temi di evidente interesse e contributo anche per l’ambito regionale e locale.

Il programma del convegno

Se il perimetro è circoscritto, si capisce anche lo svolgimento dell’incontro di Torino. Vi partecipano molti nomi che circolano da anni nella gestione del programma o di progetti Interreg, da Sara Piumatti a Raphaëlle Longhi-Détienne a Stefania Muti.

Il convegno ha una parte generale, animata da Jean Peyrony, che dirige la Mission Opérationnelle Transfrontalière, e in cui si confrontano riflessioni a carattere più ampio, da Giulio Salerno (ISSIRFA – CNR), Philippe Weckel dell’università di Nizza Costa Azzurra, e dei professori dell’università e del politecnico di Torino, Giovanni Boggero e Andea Bocco, e Patrick Vesan dell’università della Valle d’Aosta.

Infine, l’incontro è anche occasione per presentare i risultati dell’inchiesta effettuata nell’estate scorsa per raccogliere le opinioni dei cittadini sugli ostacoli alla frontiera che noi stessi avevamo rilanciato con il titolo: Problemi alla frontiera? Se ne avete, basta dirlo. Sono state raccolte 700 risposte, presentate da Stefano Viaggi.

Inoltre, Raphaelle Longhi darà qualche notizia sull’iniziativa delle B-Solutions – di cui ha parlato anche Nos Alpes – applicate al passaggio del Fréjus.

Questo forse è il solo punto di contatto nel convegno tra il piano nazionale, che gestisce le questioni del traforo, e il piano regionale e locale, che non riuscendo a parlare con il piano nazionale, oppure al Comitato frontaliero, cerca soluzioni alternative, come appunto le B-Solutions, meccanismi di soluzione ai problemi di frontiera a legislazione invariata.

Il progetto Alcotraité

L’idea del progetto è pertinente. Riunendo le amministrazioni regionali e locali che partecipano al Comitato transfrontaliero del Trattato del Quirinale che si affiancheranno alle amministrazioni centrali, si tenta di raccogliere e far diventare patrimonio comune l’insieme delle esperienze già maturate per questo segmento di partecipanti.

Gli apporti vengono infatti principalmente dal programma Interreg Alcotra, ma anche dalla Strategia macroregionale alpina EUSALP e dal programma Interreg Spazio Alpino. Un merito importante del progetto Alcotraité riguarda il tentativo di far uscire allo scoperto, a coinvolgere e valorizzare i numerosi progetti Interreg Alcotra. Finanziati sin dal 1993, tendono a restare chiusi nell’ambito della gestione delle amministrazioni territoriali.

Il convegno lo conferma, ma dunque il contributo del progetto Alcotraité è focalizzato sui temi assegnati tradizionalmente alle Regioni e soggetti locali.

Non tratta quindi dei temi strategici in cui i soggetti regionali e locali dovranno invece essere coinvolti nel Comitato frontaliero, almeno a titolo informativo. Sono quelli a cui partecipano le amministrazioni centrali, e cioè trasporti (Tenda, Monte Bianco, Fréjus stradale e ferroviario ecc.), istruzione, scuola e ricerca, integrazione economica, in parte sanità.

AlcoTraité dura 24 mesi, dal 1º ottobre del 2023 al 30 settembre del 2025. Avviato il 31 ottobre 2023 a Torino, mentre si svolgeva in contemporanea la prima riunione del Comitato frontaliero italo-francese del trattato del Quirinale, in cui erano presenti Catherine Colonna e Antonio Tajani, i due ministri degli esteri.

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Direttore di Nos Alpes, giornalista. Ha collaborato in tempi diversi con varie riviste e giornali, da Il Mulino a Limes, da Formiche a Start Magazine.

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