Il 2° Simposio italo-francese di Mentone, intitolato Rafforzamento della cooperazione di confine a beneficio della popolazione e degli attori economici”, si svolgerà nella mattinata di sabato 30 novembre, a partire dalle ore 9.

L’anno passato, un analogo incontro aveva dato forza e visibilità a diverse idee e diversi concetti che si sono poi ritrovati nei dibattiti successivi, da quello di “bacino di vita transfrontaliero” all’opportunità di accordi locali a sostegno della cooperazione tra i due Paesi tracciata dal Trattato del Quirinale del 2021.

Ospitato nella sede di Sciences Po a Mentone, l’incontro è anche il frutto di una collaborazione tra l’Università della Costa Azzurra, in particolare del laboratorio di ricerca CERDAFF responsabile del programma di “diplomazia territoriale” DITER, con un ruolo importante di Robert Botteghi) e l’Istituto di Studi sui sistemi regionali federali e sulle autonomie (ISSIRFA), diretto da Giulio Salerno, del Consiglio nazionale delle ricerche.

Il Trattato del Quirinale e gli effetti per i territori

Come sempre in queste occasioni, vi sono gli interventi di apertura e benvenuto, che restituiscono l’immagine della cooperazione italo-francese. Questi contemplano Youssef Halaoua, direttore di Sciences Po di Mentone, Yves Juhel, sindaco di Mentone e presidente della CARF (Communauté d’Agglomération de la Riviera Française), Enza Dedali, vicesindaca di Sanremo, e Flavio Di Muro, sindaco di Ventimiglia.

La prima tavola rotonda sarà dedicata al tema “Dal Trattato del Quirinale alle prospettive concrete per i soggetti locali”.

Interverranno Valérie Prosillico, direttrice generale della CARF, Sébastien Viano, vicedirettore generale Europa e Cooperazione Mediterranea della Région Sud, e Raffaele Viaggi della Mission Opérationnelle Transfrontalière. Compresi anche gli studiosi dell’Università della Costa Azzurra Philippe Weckel, Anne Rainaud e Robert Botteghi del CERDACFF (Centro di Ricerca sul Diritto Amministrativo e le Finanze Pubbliche) e gli studiosi del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) Raffaella Coletti ed Emanuela Rubbino.

Trasporti e ambiente

La seconda tavola rotonda, a metà mattinata, approfondirà il tema “Il coinvolgimento delle autorità locali e regionali nella cooperazione rafforzata frontaliera”.

Tra i relatori figurano Albert Filippi, sindaco di Sainte-Agnès e vicepresidente della CARF, Jean-Marc Terperau dell’associazione Remontons la Roya, Roberto Parodi, presidente dell’Associazione Frontalieri Autonomi di Ventimiglia, Nadine Niel dell’associazione ASPONA, Giovanni Mascelli, presidente dell’associazione Cuore in Movimento di Sanremo (sui temi sanitari), Gian Piero Dalmasso, sindaco di Vernante e presidente dell’Unione delle Alpi Marittime, Jean-Pierre Vassallo, sindaco di Tenda e vicepresidente della CARF, e un rappresentante della Provincia di Cuneo.

Turismo e sviluppo economico

La terza tavola rotonda, a fine mattinata, sarà dedicata a “Il coinvolgimento dei territori nella cooperazione rafforzata frontaliera”.

Interverranno Sergio Scibilia, segretario generale di Confesercenti Imperia, Nicolas Flament, presidente del sindacato degli albergatori, un rappresentante dell’associazione di promozione del centro storico “Pigna” di Sanremo, Luisa Inversi della Camera dei Mestieri e dell’Artigianato del dipartimento Alpi Marittime, Fulvio Gazzola, sindaco di Dolceacqua, Sébastien Olharan, sindaco di Breil-sur-Roya e vicepresidente della CARF, e un rappresentante della Provincia di Imperia.

Conclusioni e networking

L’esito delle tre tavole rotonde sarà riassunto dagli esperti e rappresentanti di CNR Issirfa e dell’Università della Costa Azzurra con i saluti conclusivi di Enza Dedali per Sanremo, Flavio Di Muro per Ventimiglia e di Yves Juhel per Mentone.

I tre temi (ottenere risultati concreti dal Trattato del Quirinale, sviluppo economico e turismo, trasporti e ambiente), se osservati da un punto di vista frontaliero italo-francese, riguardano evidentemente l’attualità.

Per esempio, anche soltanto in materia di trasporti, la questione sottostante al convegno di Mentone concerne il Tunnel di Tenda oltre che la frequenza e la continuità del servizio ferroviario tra Cuneo e Nizza, per non parlare dell’asse ferroviario costiero Genova-Marsiglia in parte vetusto e di quello autostradale rallentato dai molti lavori.

Sono argomenti affrontati dal punto di vista locale e regionale nella logica della “diplomazia territoriale” ma che si intersecano con il ruolo degli Stati rispettivi, che hanno un peso maggiore in quasi tutti i dossier. Tra loro, tutto sommato sembra prevalere un approccio westfaliano di formato classico, rispetto alla semplicità della cooperazione transfrontaliera disegnata anche dal Trattato del Quirinale.

LEGGI ANCHE: il 22 novembre a Cuneo un incontro sulla Cuneo-Ventimiglia-Nizza

Direttore di Nos Alpes, giornalista. Ha collaborato in tempi diversi con varie riviste e giornali, da Il Mulino a Limes, da Formiche a Start Magazine.

Exit mobile version