È prevista alle 22 del prossimo lunedì 16 dicembre la riapertura del Traforo del Monte Bianco, rimasto chiuso da lunedì 2 settembre per interventi vari tra qui il rifacimento della volta. La riattivazione del tunnel si colloca in un contesto di trasporto transfrontaliero italo-francese complicato, che riguarda tra gli altri le questioni del Tunnel di Tenda e dell’attraversamento del Fréjus, quello ferroviario interrotto dal 27 agosto del 2023.

La chiusura autunnale del Traforo del Monte Bianco ha sollevato diversi dubbi sulla precarietà delle infrastrutture di trasporto tra Italia e Francia, anche in considerazione di possibili ulteriori incidenti. Segnali di allarme sono giunti per esempio tra lunedì 4 e martedì 5 novembre per via blocco del traffico innescato dall’incendio di un mezzo pesante all’interno di una galleria italiana sull’autostrada verso il Fréjus e da altri episodi minori.

La chiusura del Traforo del Monte Bianco

Il Traforo del Monte Bianco è stato soggetto a 15 settimane consecutive di chiusura totale per il rifacimento di due porzioni di volta da 300 metri di lunghezza ciascuna. Come spiegato in un comunicato stampa del GEIE che riunisce la due società di gestione italiana e francese, quelle del 2024 e del 2025 rappresentano due fasi sperimentali dei più ampi lavori di risanamento.

Il tunnel era stato inaccessibile lungo 9 settimane consecutive anche l’anno passato, dal 16 ottobre 2023 al 18 dicembre 2023. Secondo le società concessionarie, gli interventi di manutenzione richiederebbero 18 anni per essere portati a termine, con interruzione totale del traffico nel periodo autunnale indicativamente tra settembre oppure ottobre e dicembre.

Un dibattito sulla realizzazione di una seconda canna del traforo rimane aperto e senza sviluppi.

Le alternative molto lunghe

Gli itinerari alternativi suggeriti durante il periodo di chiusura del Traforo del Monte Bianco comportano un allungamento importante dei tragitti e delle tempistiche di percorrenza e hanno scoraggiato gran parte del traffico. Tra questi figura, per esempio, il passaggio al Traforo del Gran San Bernardo: lo stesso tragitto sino a Chamonix si allunga di circa due ore passando dal Col des Montets, cui soni preferibili in caso di neve i passaggi lungo il Lago di Ginevra o da Losanna o da Evian con ulteriori chilometri aggiuntivi.

Il Colle del Piccolo San Bernardo tra La Thuile (Valle d’Aosta) e Séez (Savoia), quest’anno è stato chiuso da martedì 12 novembre, non accoglie traffico pesante e non è percorribile in inverni. Nel periodo di apertura, con salita a oltre 2 mila metri di quota, per esempio tra Aosta e a Chambéry comporta tempi di percorrenza che si allungano di circa una ora e cinquanta minuti rispetto al passaggio al Traforo del Monte Bianco.

Le questioni del Fréjus e del Tenda

Il Traforo stradale del Fréjus ha risentito della chiusura del Monte Bianco con aumento stimato a novembre pari a 1.200 automobili e 1.700 mezzi pesanti, secondo le informazioni raccolte presso la società concessionaria francese (Société française du Tunnel routier du Fréjus – SFTRF), che hanno peraltro condotto a un monitoraggio degli impatti sulla qualità dell’aria.

Viceversa, non si hanno notizie della messa in servizio della seconda canna del traforo, per la quale pare occorrano ancora attività sui sistemi di segnalazione e monitoraggio, oggetto di un test nel giugno scorso.

Quanto alla linea ferroviaria storica, la circolazione è interrotta dallo scorso 27 agosto 2023 per via di una frana occorsa a Saint-André, nella Valle della Maurienne. Dopo l’intervento di consolidamento della parete durato diversi mesi, SNCF Réseau dovrebbe ora risistemare galleria, binari e sistema di segnalazione.

Sono peraltro in fase di rimozione i container utilizzati a protezione dell’infrastruttura autostradale, segno di superamento della condizione di pericolo. Secondo le ultime informazioni, la linea dovrebbe poter tornare in funzione nella seconda quindicina di marzo del 2025: maggiori informazioni al riguardo dovrebbero essere diffuse all’inizio del prossimo anno.

Per il Tunnel di Tenda i cantieri sono in conclusione, con il rivestimento della galleria e la costruzione del ponte di scavalco, la deviazione degli imbocchi e gli impianti tecnologici. E questo a oltre quattro anni dalla Tempesta Alex, che aveva comportato uni stop e una riprogettazione degli imbocchi per le frane che erano occorse.

La riapertura di una singola canna probabilmente a senso unico alternato, soltanto durante il giorno e in condizione di cantiere è annunciata per la fine dell’anno. Ulteriori aggiornamenti giungeranno dalla prossima riunione della Commissione intergovernativa tra l’Italia e Francia per il miglioramento della circolazione nelle Alpi del Sud (CIG), che dovrebbe riunirsi proprio il giorno della riapertura del Traforo del Monte Bianco, ovverosia lunedì 16 dicembre.

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Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

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