È attivo in Piemonte un apposito bonus Trasporto Pubblico Locale (TPL), che prevede sconti o rimborsi per i proprietari di veicoli diesel Euro 3, Euro 4 e Euro 5 che acquistino abbonamenti. Lo scopo ultimo dell’iniziativa è quello di disincentivare gli spostamenti in automobile e incentivare invece la mobilità cosiddetta collettiva e dunque più sostenibile.

Il bonus della Regione Piemonte per il trasporto pubblico

Il bonus per il trasporto pubblico erogato dalla Regione Piemonte ammonta a un importo massimo pari a 100 euro ed è utilizzabile sia sotto forma di sconto sia sotto forma di rimborso. È applicabile agli abbonamenti annuali o plurimensili per i mezzi su gomma (autobus e navette), su ferro (tram, treno e metropolitana) e su acque interne (battelli sul Lago Maggiore).

La misura, parte del “Piano regionale di qualità dell’aria”, ha una dotazione finanziaria complessiva pari a circa 24 milioni di euro di fondi regionali. Questa è poi ripartita in 10 milioni di euro nel periodo tra settembre del 2023 e aprile del 2024, 8 milioni di euro nel periodo tra agosto 2024 e aprile 2025 e a 6 milioni di euro nel periodo tra agosto 2025 e aprile 2026.

Dopo aver presentato domanda online con scadenza il prossimo 30 aprile 2025, il beneficio può essere utilizzato sia sulle piattaforme di e-commerce sia nelle biglietterie fisiche abilitate.

Inquinamento dell’aria (venerdì 6 dicembre)

Le iniziative regionali per la tutela della qualità dell’aria

Tutte le iniziative della Regione Piemonte finalizzate alla preservazione dall’inquinamento ambientale e alla salvaguardia della salute umana fanno capo a uno specifico piano, il “Piano regionale di qualità dell’aria”.

Per ciò che concerne il comparto dei trasporti, il documento propone una serie di linee di azione volte alla riduzione delle emissioni nocive che prende il via dall’implementazione dell’efficienza di veicoli e infrastrutture. Tra di essi figurano lavori pubblici finalizzati a rinnovare il parco del trasporto pubblico con mezzi ad alimentazione più sostenibile come elettrica, a idrogeno o a biocarburante.

Per contro, altre misure agiscono più specificatamente sul singolo cittadino, per esempio la promozione del telelavoro, l’insistenza sulla mobilità ciclistica e l’estensione di aree a traffico limitato o pedonali. Alcune disposizioni, poi, vogliono incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico attraverso sconti ad hoc per i comportamenti più virtuosi ma anche limitazioni alla circolazione per i veicoli più inquinanti.

Il semaforo anti-smog

Una ulteriore proposta della Regione Piemonte – in accordo di programma con il ministero dell’Ambiente assieme a Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna – è il cosiddetto semaforo anti-smog. In sostanza, nel periodo dal 15 di settembre di ciascun anno al 15 di aprile dell’anno successivo, l’agenzia ARPA Piemonte monitora le condizioni degli inquinanti in atmosfera assegnando loro una specifica colorazione.

Sulla base di questa vengono poi attivati correlati livelli di allerta tra cui verde (nessuna criticità), arancione (superamento di 50 microgrammi di PM10 per metro cubo per tre giorni) e rosso (superamento di 75 microgrammi di PM10 per metro cubo per tre giorni). Sulla base di tali dati sono alfine attivate misure specifiche volte al contenimento delle emissioni, per esempio restrizioni al traffico come quelle regolarmente adottate a Torino.

LEGGI ANCHE: Valle dell’Arve: a 110 Km/h per la qualità dell’aria

Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

Exit mobile version