A decorrere dal prossimo sabato 1° marzo, in Svizzera sarà possibile sperimentare strumenti tecnologici di guida autonoma. Questo grazie alla decisione del Consiglio federale datata venerdì 13 dicembre 2024, con la quale è stata adottata una specifica ordinanza che disciplina l’automazione.
La guida autonoma diverrà realtà in Svizzera
La guida autonoma potrà divenire realtà in Svizzera già da quest’anno grazie alla modificazione della Legge federale sulla circolazione da parte del Parlamento messa in atto nel marzo del 2023.
La novità più emblematica in tale senso concerne la possibilità di utilizzare il cosiddetto “pilota automatico” purché omologato, ciò che permetterà al conducente di togliere letteralmente le mani dal proprio volante. Ovviamente, egli sarà tenuto a restare pronto a riprendere il controllo della vettura in qualsiasi momento qualora il sistema lo richiedesse.
Sono consentiti anche l’adozione del parcheggio automatico, senza la presenza del conducente e in appositi segnalati posteggi, e degli spostamenti senza conducente, su tratti autorizzati e sotto monitoraggio di un operatore.
Omologazione dei veicoli e formazione per i neo patentati
Per poter effettivamente essere messi in circolazione sulle strade della Svizzera, i veicoli a guida autonoma dovranno di norma disporre di una omologazione che ne garantisca la sicurezza stradale e la fluidità del traffico. Al momento, però, nessuna casa produttrice ne ha richiesta per un tale sistema destinato al mercato svizzero, anche se il Consiglio federale auspica una loro mobilitazione imminente.
Dal prossimo martedì 1° luglio, inoltre, saranno adottate anche alcune novità concernenti tali software e la formazione alla guida per i neo patentati. Difatti, in sede di esami teorico e pratico per il conseguimento della patente di guida per automobili e motoveicoli, saranno verificate le conoscenze dei candidati a questo relative.
Le tipologie di guida autonoma
In sostanza le automobili a guida autonoma sono equipaggiate di sistemi di assistenza alla guida e di intelligenza artificiale che permettono loro di circolare senza avere una persona al loro volante. Nel corso degli anni l’industria automobilistica ha avanzato molto su questo aspetto: ne è un esempio, tra i molti altri, la sperimentazione di veicoli pilotati grazie al 5G avviata a Torino nel 2023.
In sostanza, però, la Society of Automotives Engineer (SAE) ha definito cinque livelli per tale procedura, dal livello 1 di “Assistenza alla guida” con aiuti al concludente su accelerazione, sterzo o frenata. Si passa poi al livello 2 di “Automazione parziale” che permette di controllare tali manovre automaticamente e senza contributo del guidatore.
Egli diviene un autentico e solo passeggero dell’auto in questione una volta raggiunto il livello 3 di “Automazione condizionale” poiché il mezzo utilizza sistemi propri per prendere decisioni in base alle condizioni stradali. Il livello 4 di “Alta automazione” permette all’automobile di funzionare in autonomia e fermarsi in caso di guasto senza alcuna interazione umana ma può subire limitazioni in situazioni climatiche complesse. Dettaglio del quale il livello 5 di “Automazione completa” è esente poiché in grado di operare in qualsiasi situazione a patto di un intervento umano nello stabilire la destinazione verso cui recarsi.
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