Tra i dipartimenti delle Alpi Marittime e del Var, è possibile prendere in prestito oggetti e strumenti per il bricolage da due “biblioteche”, iniziative locali per promuovere una economia basata sull’utilizzo piuttosto che sul possesso. Si tratta della “Bricothèque” dell’associazione V.I.E. (Vence Initiatives Environnement) di Vence e della “Lowbjethèque” dell’omonima associazione di La Garde, che in un a attualità connotata dal sovraconsumo incarnano un cambio di prospettiva.
In poche parole, queste strutture permettono di prendere in prestito oggetti o strumenti di uso quotidiano a prezzi accessibili, incoraggiando la riduzione degli acquisti e quindi dei rifiuti. Questi progetti, sostenuti da volontari e associazioni locali, offrono soluzioni pratiche, economiche ed ecologiche per democratizzare l’accesso ad attrezzature spesso poco fruite.
La “Bricothèque” V.I.E.
Con sede a Vence (Alpi Marittime), la “biblioteca fai-da-te” offre 130 attrezzi diversi, dai trapani agli aspirapolvere, disponibili a tariffe comprese tra 0,50 euro e 2,00 euro al giorno oltre la quota associativa annuale di 10,00 euro. Tale progetto, nato dall’impegno ambientale dell’associazione V.I.E., mira a ridurre gli sprechi e a favorire un consumo per contro più razionale.
Tuttavia, la struttura non si limita al noleggio bensì intende organizzare laboratori di bricolage introduttivi per donare agli utenti e ai corsisti una maggiore autonomia. Incoraggiata dall’entusiasmo con cui è stata lanciata, essa è aperta anche a donazioni di attrezzi in buono stato, con l’obiettivo di ampliare ulteriormente la sua offerta.
La “Bricothèque” si trova in Place Jean-Moulin a Vence ed è aperta il lunedì e il venerdì dalle 17 alle 19 e il sabato dalle 10 alle 12.
La “Lowbjethèque”
A La Garde, la Lowbjethèque applica principi simili ma estende il suo raggio d’azione a una varietà più ampia di oggetti, tra cui tende, attrezzature per l’infanzia, macchine per frittelle e persino un forno solare. I noleggi, con prezzi dai 3,00 euro ai 30,00 euro a settimana, sono pensati per facilitare l’accesso ad attrezzature pratiche limitando al contempo il consumo di beni nuovi.
L’iniziativa si concentra inoltre sul low-tech, promuovendo strumenti semplici e durevoli rispetto a gadget tecnologici di breve durata. Essa funzione inoltre sulla base di donazioni, selezionate caso per caso per garantire la pertinenza e l’utilità degli articoli messi a disposizione.
A differenza della “Bricothèque”, la “Lowbjethèque” è ancora in cerca di una sede definitiva ma è possibile usufruire del servizio sul sito web dedicato, proprio come vere e proprie “biblioteche di oggetti” online.
Le “biblioteche di oggetti” nelle Alpi Marittime e nel Var per promuovere le “Tre R”
Le “biblioteche di oggetti” tra Alpi Marittime e Var sono pienamente in linea con le cosiddette “Tre R”, ovverosia Ridurre, Riutilizzare e Riciclare.
Secondo le statistiche pubblicate dall’Agenzia francese per la transizione ecologica (ADEME), ogni famiglia in Francia accumula 2,5 tonnellate di oggetti, l’equivalente di 45 tonnellate di materiali utilizzati per produrli. Questo dato comprende 99 apparecchiature elettriche ed elettroniche e il 60% dei vestiti acquistati ma indossati solo 7 volte.
Considerando che un utensile viene fruito solo il 20% del tempo e che il consumo di beni in Francia è quadruplicato dal 1960, questo ciclo di vita contribuisce all’esaurimento delle risorse naturali, ai rifiuti e all’inquinamento. Di qui la necessità di prolungare l’uso degli oggetti attraverso iniziative come i repair cafés come quello di Chieri (Piemonte) o le piattaforme di riutilizzo come quelle della Haute-Tarentaise (Savoia).
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