Valorizzare la dimensione ambientale del Lago di Candia, a circa trenta chilometri a nord Torino, permette di rafforzare al sua difesa: e la comunicazione riveste dunque un ruolo importante.

La città metropolitana di Torino ha realizzato un reportage video, nel quadro del format “Oasi Metropolitane” creato per raccontare i parchi e le riserve naturali del proprio territorio. Il video mostra anche gli obiettivi dei soggetti locali negli interventi di valorizzazione, con un approccio specifico e in parte diverso dagli stili di comunicazione per esempio in Svizzera o delle Alpi francesi.

Un parco tra tutela e accessibilità

Il Parco del Lago di Candia à stato istituito nel 1995. Il percorso politico e tecnico per proteggerlo non è stato semplice.

Le poche costruzioni e la ridotta pressione turistica – a differenza per esempio dei laghi della Lombardia – hanno consentito alla zona di conservare un elevato grado di biodiversità e di salvaguardia del paesaggio. T

Diverse iniziative hanno cercato nel tempo di migliorarne le acque. Infatti, dopo l’istituzione del parco, sono stati necessari diversi anni per ridurre gli scarichi di azoto, nitrati e altri prodotti in uso agricolo, che provocavano eutrofizzazione, cioè aumento di alghe e riduzione della vita acquatica. Inoltre, ancora nell’agosto 2017, vi era stato un episodio di divieto di balneazione a causa degli scarichi di un rio minore non ancora sistemato, in un momento di particolare caldo estivo.

Il lago ospita circa 400 specie floreali, fra le quali (per chi conosce la materia) il trifoglio fibrino, l’utricularia, la potentilla palustre e la rara violetta d’acqua, la Hottonia palustris.

La zona è poi su una rotta di migrazione degli uccelli. Sulle circa 200 specie interessate, vede passare il tarabuso, il tarabusino, l’airone rosso e la moretta. Il lago è compreso negli ambiti protetti nella direttiva europea “Uccelli” (la n.409 del 1979) e della direttiva Habitat (n.43 del 1992) .

I nuovi lavori al lago di Candia

La Città metropolitana di Torino ha avviato un piano di manutenzione straordinaria dell’area paludosa e delle zone circostanti. La paratoia del canale Traversaro, che regola il collegamento idrico tra il lago e la palude, è gestita con una nuovo progetto:.

Altri interventi sono intesi a migliorare l’accesso all’area, in modo più sicuro e controllato. Un nuovo percorso pedonale permetterà di raggiungere il centro storico di Candia senza dover percorrere tratti, con molte auto, della strada provinciale 84.

Il progetto, finanziato dal programma SUA-FSR e guidato dal Comune di Ivrea, prevede inoltre un’area attrezzata con punti di ricarica per biciclette elettriche, un percorso salute, spazi per picnic e un spazio per eventi culturali. Vi sono anche interventi per il canottaggio e la canoa, con un accesso meglio gestito all’acqua.

Con un accordo del 2024, il Comune di Candia e la Città metropolitana di Torino collaborano per la manutenzione ordinaria, con la cura degli habitat naturali, le attività di tutela e conservazione, di educazione ambientale in cui sono coinvolte le scuole, la gestione del Centro Visite.

Il lago di Candia ha origine glaciale. Ventimila anni fa, il ritiro del grande ghiacciaio balteo modellò il territorio canavesano, dando vita a una serie di bacini lacustri, tra cui Candia, Viverone e Sirio. È da secoli un’area di pesca: vi si trova la carpa, la tinca, il luccio e il persico reale.

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Direttore di Nos Alpes, giornalista. Ha collaborato in tempi diversi con varie riviste e giornali, da Il Mulino a Limes, da Formiche a Start Magazine.

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