Nel villaggio di Buttes, nel cantone di Neuchâtel, è in esercizio la prima centrale solare al mondo installata tra i binari. Il progetto ha carattere pilota, è relativamente piccolo e serve per verificare l’impianto, la rese, la manutenzione, il funzionamento.

È sviluppato dalla start-up Sun-Ways e non ha caso è proposto in Svizzera, che ha una rete ferroviaria molto diffusa e alimentata in modo elettrico, in un Paese in cui storicamente l’energia deriva dall’acqua e non dai combustibili fossili, da importare.

L’idea è stata di iniziare a produrre elettricità per alimentare i treni utilizzando lo spazio inutilizzato delle linee ferroviarie. Nel luglio del 2023, la proposta di progetto era stata inizilamente rifiutata dall’Ufficio federale svizzero dei trasporti, che ha successivamente acconsentito alla fase di test.

Dal 24 aprile 2025, Sun-Ways ha in funzione 48 pannelli solari amovibili su una tratta ferroviaria di un centinaio di metri. L’impianto, con una potenza di 18 kWc, dovrebbe produrre circa 16.000 kWh all’anno, quanto una installazione domestica. L’obiettivo è la scalabilità: se il progetto presenterà risultati positivi, si potrà estendere a gran parte della rete ferroviaria svizzera.

Una tecnologia di fotovoltaico tra i binari per alimentare i treni

I pannelli fotovoltaici di Sun-Ways non sono fissati in modo permanente e possono essere smontati per consentire la manutenzione dei binari. Secondo la start up è possibile rimuovere 1.000 metri quadrati di pannelli in circa quattro ore. L’obiettivo, in questo caso non perturbare in modo significativo il traffico ferroviario. Infatti, la posa e la rimozione dei pannelli avviene per mezzo di un convoglio che colloca i pannelli in fila, con un sistema che può intervenire per esempio durante le ore notturne.

Secondo Sun-Ways, metà dei 5.000 chilometri di rete ferroviaria svizzera potrebbe ospitare pannelli fotovoltaici, generando oltre 1 terawattora di elettricità l’anno. La potenza corrisponderebbe alle necessità di 300 mila famiglie, ma la cifra va considerata con cautela. L’operazione è in fase di prova, appunto per misurare la la resa effettiva e la gestione della manutenzione.

In Svizzera il fotovoltaico cresce, ma resta indietro

La Svizzera, come la Francia, è in relativo ritardo sugli obiettivi di decarbonizzazione legati al fotovoltaico. Per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, dovrebbe quadruplicare la capacità installata. Mentre alcuni impianti alpini hanno sollevato opposizioni per l’impatto paesaggistico, il ferrovoltaico – un nome azzeccato anche per il marketing – si presenterebbe come un’alternativa a basso impatto e replicabile, senza occupare suolo agricolo o naturale.

Anche in Italia è stato proposto un analogo progetto di “ferrovoltaico”, sempre a livello pilota. Era stato annunciato nell’ambito del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) e deve interessare il circuito ferroviario di Bologna San Donato, dedicato a prove e collaudi dei treni, con la collaborazione della società Green Ways srl.

Ambienti nuovi per gli impianti solari: galleggianti sui laghi

In Svizzera, un altro esperimento d’integrazione solare in ambienti non convenzionali è il parco galleggiante sul lago di Toules, nel comune di Bourg-Saint-Pierre, in Vallese. Installato nel 2019 da Romande Énergie, si compone di 36 piattaforme galleggianti (35 con pannelli solari) a 1.800 metri d’altitudine. Il lago appartiene a una diga per una centrale idroelettrica.

La resa effettiva, dopo alcuni anni di esercizio, non ha tuttavia soddisfatto le attese. Inoltre l’Ufficio federale svizzero dell’energia ha annunciato che non verranno autorizzati nuovi progetti simili, né estensioni dell’impianto esistente.

Invece, in Francia, il 20 giugno 2025, a Perthes, in Haute-Marne, è stato inaugurato un altro e più grande parco fotovoltaico galleggiante. E’ composto da 135 mila pannelli montati su 230 mila galleggianti, è su bacini artificiali e potrebbe produrre fino a 76.000 MWh all’anno.

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Direttore di Nos Alpes, giornalista. Ha collaborato in tempi diversi con varie riviste e giornali, da Il Mulino a Limes, da Formiche a Start Magazine.

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