Il 3 luglio 2025, nei giardini della Fondation du Bocage a Chambéry, si terrà la settima conferenza del ciclo Sommet des idées, con inizio alle 19 e con Jérôme Fourquet.

Direttore del dipartimento Opinione e strategie d’impresa dell’Iistututo di sondaggi e analisi Ifop interverrà sul tema Comment construire l’avenir dans une société fracturée ?

Jérôme Fourquet è uno studioso dell’opinione pubblica in Francia. Ha acquisito notorietà grazie alle sue ricerche e a una presenza regolare nei media. Il suo L’archipel français propone una chiave di lettura sulla società francese contemporanea, descrivendone una frammentazione culturale e sociale. Con un approccio empirico, Fourquet parla di riferimenti collettivi, di appartenenze e identità, e di comportamenti politici.

L’evento è gratuito, su iscrizione, e fa parte del programma di incontri pubblici organizzati dal Dipartimento della Savoia per incoraggiare la riflessione collettiva sulle trasformazioni in corso nella società francese ed europea.

Un ciclo per condividere idee e costruire una cultura del dibattito

Lanciato nel febbraio 2023, Le Sommet des idées è un ciclo di conferenze pubbliche e gratuite organizzato dal Département de la Savoie.

L’iniziativa – e si riconosce l’impronta del presidente Hervé Gaymard – nasce per contribuire a una maturazione del dibattito democratico, affrontando i principali temi del presente — dall’economia alla geopolitica, dall’identità alla cultura — con il contributo di intellettuali, studiosi, giornalisti e professionisti riconosciuti a livello nazionale francese. Ogni incontro rafforza la visibilità delle istituzioni, dei temi contemporanei, della partecipazione pubblica. Propone formati diversi: conferenze frontali, dialoghi tra esperti, proiezioni seguite da dibattiti.

Il sommet des idée viaggia nei luoghi abitati della Savoia: teatri, musei, cinema e spazi culturali, da Saint-Jean-de-Maurienne a Ugine, da Lépin-le-Lac a Le Bourget-du-Lac. Il principio è chiaro: non far tutto a Chambéry, ma favorire le occasioni di partecipazione per offrire a un pubblico il più ampio possibile la possibilità di ascoltare, dialogare e confrontarsi vicino a casa propria.

Per esempio, le altre sei conferenze

A inaugurare il ciclo è stato, il 23 febbraio 2023, François Lenglet, giornalista economico di TF1 e RTL, che al Théâtre Gérard Philipe di Saint‑Jean‑de‑Maurienne ha trattato della ricostruzione economica e sociale della Francia post-crisi, con Après les crises, une renaissance française ?.

Pochi mesi dopo, il 29 giugno, il filosofo e scrittore Régis Debray ha proposto al pubblico di Chambéry — nel chiostro del Musée Savoisien — una riflessione su cultura, nazione e letteratura, in un dialogo intitolato Nation, littérature, société.

Nel dicembre successivo, il giorno 14, sempre a Chambéry, è stato il turno della geopolitica: al Musée des Beaux-Arts, Thomas Gomart, direttore dell’Institut français des relations internationales (IFRI), e l’editorialista Christian Makarian hanno discusso le tensioni globali e i nuovi equilibri mondiali, ponendo la domanda Géopolitique : l’affolement du monde ?.

La primavera 2024 ha visto invece protagonista Yann Arthus-Bertrand, fotografo e regista ambientale, noto in tutta Europa, che l’11 aprile al Cinéma Chantecler di Ugine ha presentato il suo documentario Vivant, avviando un confronto con il pubblico sui temi dell’ambiente e della responsabilità collettiva.

A Lépin-le-Lac e a Bourget-du-Lac

A Lépin-le-Lac, sulle rive del lago d’Aiguebelette, la filosofa Julia de Funès ha animato, il 13 giugno, un incontro centrato sulle trasformazioni identitarie e sociali della nostra epoca, con una conferenza dal titolo Origines, genres, croyances : le piège de l’identité ?. Infine, il 18 dicembre 2024 a Le Bourget-du-Lac, l’economista Nicolas Bouzou ha chiuso l’anno con una riflessione su crisi e mutamento, nella cornice dell’Espace culturel La Traverse, invitando a interrogarsi su come mantenere fiducia nel futuro in un mondo in continua trasformazione.

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Direttore di Nos Alpes, giornalista. Ha collaborato in tempi diversi con varie riviste e giornali, da Il Mulino a Limes, da Formiche a Start Magazine.

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