La Mairie de Cannes ha annunciato una drastica riduzione delle grandi navi da crociera a partire dal 2026, puntando su imbarcazioni meno numerose, meno inquinanti e più sostenibili.

La decisione, sostenuta dal sindaco David Lisnard, mira a conciliare la tutela ambientale con l’equilibrio economico locale, riducendo del 50% le soste delle navi con oltre 3.000 passeggeri e limitando la presenza a un solo grande scalo al giorno. Anche la città di Nizza ha adottato a gennaio e poi rimodulato nei mesi successivi delle limitazioni per le grandi navi da crociera.

La baia di Cannes

Nel 2024 la baia di Cannes ha registrato 175 scali e 460 mila crocieristi, con navi che spesso superano i 5.000 passeggeri. Per contrastare l’impatto ambientale e visivo, la Mairie ha deciso di anticipare le misure previste nel contratto di concessione del Vieux-Port, firmato nel 2022 con la società Marina du Vieux-Port de Cannes.

Dal 2026, il numero di scali delle navi più grandi sarà ridotto a 34, scendendo a 31 nel 2027. Parallelamente, verranno potenziate le soste delle navi di dimensioni inferiori a 1.000 passeggeri, con un limite massimo giornaliero di 6.000 crocieristi.

L’obiettivo, entro il 2030, è accogliere solo navi “premium” con al massimo 1.300 passeggeri.

Regolazione ambientale oltre i limiti comunali

Le grandi navi da crociera non possono attraccare direttamente a Cannes e restano al largo, fuori dalla giurisdizione comunale.

Il sindaco David Lisnard chiede da anni ai governi francesi di estendere ai comuni costieri poteri di polizia ambientale oltre i 300 metri dalla riva. Nonostante questi limiti, dal 2019 Cannes impone agli armatori la Charte Croisière, che prevede l’uso di carburanti con un contenuto di zolfo massimo dello 0,1% e la protezione delle praterie di posidonia.

La municipalità intende inoltre aumentare la tassa per passeggero: 7,04 euro nel 2026 (+49%) e 8,52 euro nel 2027 (+21%), rimanendo comunque inferiore alle tariffe medie delle grandi destinazioni europee.

Una seconda zona di ancoraggio ecologico

Oltre alla gestione delle crociere, Cannes investe nella protezione del mare con la creazione di una seconda Zona di Mouillage et d’Équipements Légers a sud dell’isola Sainte-Marguerite.

Prevista per il 2027, questa nuova area di 5 ettari ospiterà 20 ormeggi ecologici per imbarcazioni tra 6 e 20 metri. Le strutture, progettate per rispettare il fondale marino e le praterie di posidonia, ridurranno l’impatto ambientale e miglioreranno la sicurezza nautica.

La posidonia è una pianta marina endemica del Mediterraneo, fondamentale per la biodiversità: produce ossigeno, depura l’acqua, offre rifugio a numerose specie e protegge la costa dall’erosione.

La biodiversità e la presenza umana

Dal 2020 Cannes dispone di una prima Zona di Mouillage et d’Équipements Légers di 5 ettari nell’ansa di Sainte-Anne, con 30 boe ecologiche. Nel 2021 è stato inaugurato anche un ecomuseo sottomarino a sud di Sainte-Marguerite, accompagnato da una zona interdetta permanente alla navigazione motorizzata e alla subacquea, estesa su 43.000 metri quadrati.

Le isole di Lérins, che sono un sito importante per la biodiversità, attraggono ogni anno numerosi visitatori. La strategia di Cannes punta a preservare gli ecosistemi fragili, bilanciando la crescita turistica con la salvaguardia ambientale.

Le limitazioni nel Mediterraneo europeo

Nel Mediterraneo europeo, diverse città costiere stanno introducendo restrizioni per contenere l’impatto ambientale e sociale delle grandi navi da crociera. A Venezia, dal 2021 è vietato l’accesso alle navi con oltre 25.000 tonnellate di stazza lorda nel bacino di San Marco e nel canale della Giudecca. Gli scali vengono dirottati verso il porto industriale di Marghera, una soluzione ancora criticata da associazioni ambientaliste e oggetto di continue mobilitazioni civiche.

A Palma di Maiorca, dal 2022 è in vigore un accordo che limita a tre le navi da crociera al giorno, consentendo la presenza di un solo grande scafo superiore ai 5.000 passeggeri. Ibiza ha adottato misure simili e il numero massimo è fissato a due navi giornaliere.

Nizza, con il sindaco Christian Estrosi, ha adottato una limitazione per le grandi navi da crociera, con un solo scalo al giorno nella rada di Villefranche-sur-Mer e un limite di dimensioni ancora da fissare. Nel Porto di Nizza potranno attraccare solo navi con meno di 450 passeggeri. Le misure, in dibattito e in parte in attuazione, intendono migliorare la qualità dell’aria e tutelare il paesaggio urbano, e rispondono anche al tema dell’overtourism.

A Barcellona, le autorità locali stanno discutendo la riduzione del numero massimo di sbarchi per ridurre l’inquinamento atmosferico e gestire meglio il flusso turistico. In Croazia, Dubrovnik ha avviato un piano di limitazioni che prevede l’arrivo simultaneo di massimo due navi, sostenuto da un accordo con la Cruise Lines International Association (CLIA). Anche in Grecia si punta a contenere gli arrivi: Santorini e Mykonos, a partire dal 2025, hanno introdotto un sistema di contingentamento e una tassa aggiuntiva per passeggero, con l’obiettivo di preservare i delicati ecosistemi insulari.

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Direttore di Nos Alpes, giornalista. Ha collaborato in tempi diversi con varie riviste e giornali, da Il Mulino a Limes, da Formiche a Start Magazine.

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