L’estate e l’autunno di quest’anno ad Aix-en-Provence (Bouches-du-Rhône) saranno dedicati a Paul Cézanne, il pittore che qui è nato il 19 gennaio del 1839 e deceduto il 22 ottobre del 1906 dopo avervi trascorso larga parte della vita. Si tratta dell’iniziativa “Cézanne 2025”, articolata in una serie di mostre, restauri di luoghi simbolici, percorsi nel paesaggio provenzale e attività culturali pensate per tutti i pubblici.

Bastide du Jas de Bouffan, Aix-en-Provence (c) photo Michel Fraisset

La mostra principale al Musée Granet

Il cuore di “Cézanne 2025” è la mostra internazionale “Cézanne au Jas de Bouffan”, in programma al Musée Granet sino alla prossima domenica 12 ottobre, con circa 100 opere provenienti da collezioni pubbliche e private. L’allestimento mette in luce il periodo trascorso dall’artista nella tenuta di famiglia, il Jas de Bouffan appunto, dove egli ha mosso i suoi primi passi di artista e sviluppato numerose delle sue intuizioni stilistiche più radicali.

Tale retrospettiva tematica riguarderà quella che, per circa quaranta anni, ha funto non soltanto da residenza bensì anche da primo laboratorio artistico, dove egli ha dipinto affreschi direttamente sulle pareti del salone. Il percorso è scandito in sezioni che mettono in dialogo ritratti di famiglia, vedute del parco, studi di alberi, paesaggi della campagna provenzale e nature morte realizzate in un contesto affettivo ed esistenziale fondamentale per lui.

Il visitatore potrà seguire un filo narrativo che unisce luoghi, soggetti e scelte pittoriche, con il supporto di riproduzioni digitali, documenti di archivio, fotografie di epoca e fimati immersivi volti a fare percepire la continuità tra l’ambiente e la carriera dell’artista.

Atelier des Lauves (c) Sophie Spiteri

Riapertura e valorizzazione dei luoghi di Cézan a Aix-en-Provence

Accanto alla mostra “Cézanne au Jas de Bouffan” ad Aix-en-Provence è prevista la riapertura al pubblico di spazi storicamente legati al pittore tra i quali spicca la stessa Bastide du Jas de Bouffan, a oggi in corso di restauro per essere trasformata in un centro culturale. L’intervento contemplerà anche la riqualificazione di alcune stanze tra cui una cucina ricostruita secondo l’aspetto originale, spazi espositivi e un centro di ricerca, oltre al parco circostante che sarà riprogettato per evocare l’atmosfera dell’epoca.

Anche l’Atelier des Lauves, progettato dal pittore nel 1901 come suo ultimo studio, riaprirà con nuove aree visitabili dove il pubblico potrà osservare gli oggetti che l’artista utilizzava per le sue nature morte e scoprire ambienti sinora inaccessibili. Anche i paesaggi che hanno dato ispirazione al pittore diverranno parte integrante dell’offerta culturale: la Route Cézanne, strada storica che collega Aix-en-Provence a Le Tholonet, sarà promossa come itinerario panoramico, mentre le Carrières de Bibémus, antiche cave immerse nel verde, saranno restaurate e dotate di pannelli esplicativi come museo a cielo aperto.

Carrières de Bibémus, Aix-en-Provence (c) photo Michel Fraisset

Le iniziative collaterali

Oltre al Musée Granet, anche altri musei della città parteciperanno all’iniziativa “Cézanne 2025”, tra cui per esempio il Musée du Vieil Aix che presenterà, sino al prossimo lunedì 5 gennaio 2026, la mostra “Aix et Cézanne”, che esplorerà il rapporto tra l’artista e la città. Il Pavillon de Vendôme proporrà per contro una retrospettiva sulle esposizioni cézanniane tenutesi in quel luogo nel 1956 e 1961, con un percorso aggiuntivo per bambini tra laboratori e attività interattive nella Petite galerie Cézanne.

L’evento sarà anche una occasione per sperimentare nuove forme di narrazione artistica grazie a un programma nutrito di spettacoli teatrali, performance dal vivo, installazioni luminose e interventi urbani che dialogano con l’opera dell’artista. Esso mira a coinvolgere anche scuole, associazioni culturali e realtà locali in una riflessione collettiva sull’eredità artistica del pittore ma anche commercianti e produttori locali messi in rete per offrire una esperienza sensoriale più ampia.

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Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

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