Tra sabato 26 e domenica 27 luglio sono state avviate le prime sperimentazioni di accessi a numero chiuso al Colle del Nivolet, nel Parco nazionale del Gran Paradiso tra Valle dell’Orco (Piemonte), da cui si sale in auto, e Valsavarenche (Valle d’Aosta).
Si tratta di un passo verso una implementazione della gestione del traffico in quota finalizzata a proteggere un ecosistema delicato messo sotto pressione dall’aumento costante delle presenze turistiche e dalla liberalizzazione del 2024.
Questo sistema e questo test rappresentano infatti un ritorno a una regolamentazione, dopo che nell’estate del 2024 era stato consentito l’accesso a tutte le auto. Allora erano state eliminate restrizioni già piuttosto blande, che riguardavano solo le domeniche di luglio e agosto per un totale di 72 ore, con il titolo di “A piedi tra le nuvole”.
Come funzionano gli accessi a numero chiuso al Colle del Nivolet
Il sistema di accessi a numero chiuso al Colle del Nivolet prevede che soltanto 350 veicolipossano salire oltre il Lago Serrù di Ceresole Reale qualora registrati online e con un contributo simbolico di 1 euro. A controllare i flussi saranno le nuove telecamere installate all’ingresso dell’area protetta e collegate al portale di prenotazione, che permetteranno unicamente ai mezzi autorizzati di oltrepassare il lago artificiale e raggiungere la piana di alta quota.
Tale regolamentazione interessa più specificatamente il tratto della Strada provinciale 50 che da Ceresole Reale conduce sino al Pian del Nivolet, nel cuore delle Alpi Graie e del Parco nazionale del Gran Paradiso. Essa è il frutto di una intesa tra l’Ente Parco, la Città metropolitana di Torino, la Regione autonoma Valle d’Aosta e i Comuni di Valsavarenche e Ceresole Reale.
La fase due da sabato 2 agosto
Dopo un fine settimana di test finalizzato ad analizzare il funzionamento del sistema e raccogliere dati sulle criticità, tra sabato 2 e domenica 31 agosto esordirà la vera e propria fase operativa. I veicoli, difatti, dovranno munirsi della “Nivolet Card”, una sorta di pass che garantirà loro tanto l’accesso quanto il parcheggio regolato lungo la Strada Provinciale 50 in salita da Ceresole, e l’adesione a servizi aggiuntivi come visite guidate e informazioni ambientali.
Il personale del Parco nazionale del Gran Paradiso sarà incaricato di verificare in tempo reale la presenza di veicoli non autorizzati grazie al sistema automatico di rilevamento targhe. Inoltre, lungo tutto il mese di agosto, sarà attivo un servizio gratuito di navette con partenze da Locana e Ceresole Reale a fungere da alternativa ecologica per raggiungere il colle in maniera più consapevole e ordinata.
Un ecosistema minacciato dai numeri
Secondo quanto monitorato in quota, tra il mese di luglio e il mese di ottobre del 2024, oltre 33 mila veicoli hanno attraversato il Colle del Nivolet dal versante piemontese, con punte di 1.100 transiti al giorno nei fine settimana. L’Università degli Studi di Torino ha stimato che il traffico stradale ha portato alla morte di oltre 45 mila invertebrati tra cui 14 mila impollinatori nonché all’aumento dei segnali di stress nelle marmotte alpine, che hanno ridotto il tempo dedicato all’alimentazione.
Di qui dunque la necessità di adottare una nuova strategia per il contenimento del traffico, manifestatasi già in passato nel progetto “A piedi tra le nuvole”, che aveva previsto la chiusura della strada per otto domeniche estive nel 2023. Dalle giornate di studio del 2024, si passerà dunque a misure programmate e dunque più efficaci sul lungo periodo.
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