La 27ª edizione di Ététrad Festival 2025 anima Aosta e Fénis dal 26 al 30 agosto con musica tradizionale, danze popolari, laboratori formativi e ospiti da tutta Europa.

L’evento esplora ogni anno le nuove forme della musica popolare, tra sperimentazione e danza del pubblico davanti al palco.

Ététrad 2025 tra identità culturali e parecchia gente che balla

Ététrad è oggi una delle rassegne di riferimento per la musica tradizionale internazionale. Nato in Valle d’Aosta per iniziativa del gruppo dei Trouveur valdotèn e della famiglia Boniface, il festival è organizzato ora dall’associazione Ététrad e si è evoluto in un progetto artistico originale e solido.

Unisce musicisti, ricercatori e pubblico intorno a una visione dinamica e viva delle culture popolari e tradizionali. La musica recupera strumenti alpini e tradizionali, i suoni ripercorrono grandi classici tradizionali e l’esplorazione mescola ritmi e contaminazioni. L’effetto finale è di grande modernità e il clima è totalmente contemporaneo, e insieme ben radicato nella cultura e nella tradizione.

La danza è poi un elemento centrale: ogni sera il pubblico balla davanti ai palchi, in formazioni in parte tradizionali e ma sempre spontanee e decisamente allegre, rendendo il festival un’esperienza veramente da vedere.

Un programma triennale legato al Monte Bianco e ai territori alpini

L’edizione 2025 apre un ciclo triennale che ruota attorno al Monte Bianco. Dopo una prima tappa dedicata alla Francia, seguiranno nel 2026 la Svizzera e nel 2027 l’Italia, con un’attenzione alla Valle d’Aosta. Ogni edizione proporrà produzioni artistiche inedite e progetti transfrontalieri, mantenendo uno sguardo internazionale con musicisti e gruppi da tutto il mondo.

Il festival si è aperto martedì 26 agosto ad Aosta, con i concerti gratuiti di Muddy Gurdy e Tribal Jâze in Place Roncas: ad un certo punto sono state spostate le sedie per far ballare il pubblico.

Dal 27 al 30 agosto il Festival Ététrad è a Fénis, dove si alternano sul palco gruppi come Musicanti del Piccolo Borgo, Violons Barbares, L’Orage e Princesse Miska. Ogni sera il pubblico potrà sempre partecipare ai balli popolari con gruppi provenienti da tutta Europa.

Parallelamente si svolge la mostra “Cornemuses du monde”, ospitata al MAV, il museo dell’artigianato di tradizione, di Fénis.

Formazione e partecipazione: tre stage per musica, canti e danze

Ététrad propone anche tre corsi di formazione. Lo stage di musica, condotto da Norbert Pignol e Jean-Pierre Sarzier, è rivolto a musicisti non principianti e propone tecniche di arrangiamento e improvvisazione su repertori tradizionali europei.

Il laboratorio di canto, guidato da Caterina Sangineto, approfondisce la tradizione orale alpina, con attenzione alle minoranze linguistiche. Infine, lo stage di danza popolare con Andrea e Viviana del gruppo Balarù offre un’introduzione alle danze folk per partecipare consapevolmente ai balli serali.

Il festival offre anche un’area campeggio accanto allo spazio verde “Tsantì de Bouva” di Fénis, accessibile a piedi con tenda propria e servizi di base. Accanto ai concerti e ai balli, Ététrad ha organizzato un restaurant valdôtain e vari punti di street food.

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