Nato nel mese di marzo di quest’anno in occasione della Giornata mondiale dell’acqua, il Bulletin Météo de l’Eau è il primo strumento del suo genere dedicato all’acqua nelle Alpi Marittime. Ideato dal Dipartimento delle Alpi Marittime e dal Syndicat Mixte pour les Inondations, l’Aménagement et la Gestion de l’Eau (SMIAGE), esso consente di seguire in tempo reale l’evoluzione delle risorse idriche per il tramite della piattaforma InfoEau06.
Più nello specifico, il sistema raccoglie e centralizza dati meteorologici e ambientali quali per esempio precipitazioni, livelli di falde e corsi di acqua, temperatura e biodiversità. Il tutto con la finalità di offrire una panoramica aggiornata che, si auspica, aiuti a traslare da un approccio reattivo a uno realmente preventivo nella gestione di tale bene così prezioso e minacciato.
La situazione acqua nelle Alpi Marittime
Il terzo numero trimestrale del bollettino dedicato alla situazione acqua nelle Alpi Marittime, datato del mese di settembre, mostra una estate segnata dalla scarsità di piogge. Giugno è stato uno dei mesi più secchi dal 1988, con appena 1,8 millimetri registrati a Nizza, mentre luglio e agosto hanno presentato situazioni più eterogenee con cumuli regolari nelle zone montane ma sempre inferiori alla norma lungo la costa.
Di qui l’appiglio alle piogge autunnali, giudicate essenziali e decisive per sostenere i corsi di acqua, in particolare la Siagne, bacino idrografico che segna di fatto il confine tra Var e Alpi Marittime. Tali flussi restano ancora relativamente stabili ma condizionati dall’arrivo delle precipitazioni, auspicabilmente abbondanti e sufficienti a fare fronte alla siccità galoppante di stagioni sempre più calde.
Biodiversità e falde
Le misurazioni termiche condotte dal SMIAGE su una trentina di stazioni confermano la stabilità della temperatura nei corsi di acqua di montagna, con valori medi compresi tra i 10 gradi e gli 11 gradi nella zona sorgentizia della Siagne. Queste acque fredde e costanti garantiscono condizioni ideali per la fauna acquatica, in particolare per i cosiddetti invertebrati bentonici, organismi che vivono nei sedimenti fluviali e ne riflettono la qualità ecologica su periodi prolungati.
Un ulteriore elemento su cui i bollettini di monitoraggio dell’acqua nelle Alpi Marittime pongono attenzione concerne le falde, a loro volta oggetto di opportune analisi piezometriche. Queste hanno rivelato un abbassamento progressivo dei livelli tra maggio e luglio, seguito da una leggera risalita a fine estate e sommato a fenomeni di risalita del cuneo salino, ovverosia il movimento di acqua dal mare verso l’entroterra attraverso il sottosuolo.
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