La Quinzaine du Cinéma Italien di Chambéry si terrà dal 18 novembre al 6 dicembre 2025 nelle sale del Cinéma l’Astrée e della Salle Jean Renoir. Il festival propone una selezione di film italiani contemporanei e classici, accompagnata da conferenze, mostre, laboratori e momenti di incontro culturale.

Tra i film principali dell’edizione si segnala in apertura Pompei, sotto le nuvole, presentato con la partecipazione di Gianfranco Rosi, il regista. Un secondo momento centrale è Cutro, Calabria, Italia di Mimmo Calopresti, programmato all’interno di una collaborazione dedicata ai temi delle migrazioni.

Il festival propone inoltre un omaggio a Claudia Cardinale con due film importanti: La Viaccia di Mauro Bolognini e I soliti ignoti di Mario Monicelli. La selezione include lavori di autori affermati come Paolo Sorrentino, Ferzan Özpetek e Gabriele Salvatores, delineando tuttavia un panorama che affianca maestri e nuove voci.

La presentazione è avvenuta il 15 novembre, condotta da Mario Scuteri, responsabile della diffusione e coprogrammatore della Quinzaine.

Alcuni film da vedere

Il calendario 2025 prevede proiezioni mattutine e serali e attività collaterali. Il 19 novembre è programmata la proiezione serale di Pompei, sotto le nuvole, mentre il 20 novembre il pubblico può incontrare il regista Paolo Licata in occasione della proiezione del suo film L’amore che ho.

Il 25 novembre è dedicato in parte agli studenti con un atelier per bambini e, nel pomeriggio, la proiezione del film di Calopresti, I soliti ignoti e di Cutro, Calabria, Italia con introduzione del regista.

L’edizione 2025 include anche opere che esplorano l’Italia con approcci visivi e narrativi diversi. Tra questi figurano Parthenope di Paolo Sorrentino, sulle trasformazioni di Napoli attraverso un personaggio femminile, Nuovo Olimpo di Ferzan Özpetek, storia d’amore e memoria ambientata negli anni Settanta, e Il ritorno di Casanova di Gabriele Salvatores.

Ci sono poi produzioni indipendenti e documentari dedicati all’ambiente, alle relazioni familiari e alle dinamiche urbane, con una fotografia variegata dell’Italia di oggi.

Cos’altro succede

La Quinzaine du Cinéma Italien di Chambéry è accompgnata da incontri, spettacoli e iniziative culturali che raccontano l’Italia attraverso cinema, arti visive, musica e memoria.

Il 21 novembre Massimo Zamboni dialoga con Ugo Russo e Cristina Vignali-De Poli sugli echi dell’utopia rossa, ripercorrendo – dalla sua Emilia-Romagna alle grandi disillusioni politiche – i fili che legano storia collettiva e memoria personale.

Il Musée Savoisien propone due appuntamenti dedicati ai pittori scenografi italiani attivi tra XVIII e XIX secolo nel Regno di Sardegna, guidati dallo storico François Forray, mentre il Musée des Beaux-Arts offre una visita alle sue collezioni italiane dal Rinascimento al Settecento, condotta da Elodie Morel. L’Espace Larith ospita una mostra d’arte contemporanea curata da Luigi Leto e Michele Bazzano, aperta per la durata della rassegna

Sul fronte degli spettacoli, Emma Dante porta in scena Re Chicchinella all’Espace Malraux il 13 e 14 novembre, una favola napoletana trasformata in satira barocca sul potere e la cupidità. Non mancano iniziative diffuse in città: la médiathèque Jean-Jacques Rousseau lancia su Radio Ellebore la serie Colonne sonore dedicata a Nicola Piovani; il Lycée du Granier organizza animazioni interne per gli studenti; i giovani del Lycée Marlioz decorano le vetrine del centro con l’associazione Chambéry-Turin.

L’Université Savoie Mont Blanc presenta al cinema Astrée Interdit aux chiens et aux Italiens di Alain Ughetto, nell’ambito di un colloquio su fumetto e bande dessinée.

Il festival è organizzato dalla Città di Chambéry con la collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura di Lione e raccoglie in media circa 12 mila spettatori e circa 3500 studenti.

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Direttore di Nos Alpes, giornalista. Ha collaborato in tempi diversi con varie riviste e giornali, da Il Mulino a Limes, da Formiche a Start Magazine.

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