La neve e il freddo sono tornati sulle nostre Alpi. Nel fine settimana le temperature sono scese ed è arrivata la neve. Anzi, in Svizzera le temperature sono state polari, anche intorno a ‑25 °C a media altitudine.
La neve di fine novembre, insieme al freddo che consente l’uso dei cannoni da neve, è anche di aiuto alle stazioni invernali che si preparano all’apertura.
Il freddo in Svizzera
Il freddo record in Svizzera ha portato le temperature sotto i ‑30 °C in diverse località alpine nella notte tra sabato 22 e domenica 23 novembre. Solo dieci giorni prima si misuravano punte di caldo anomalo per novembre.
A La Brévine, nel canton Neuchâtel, la colonnina di mercurio è scesa fino a ‑26,3 °C verso le due del mattino: il villaggio è considerato uno dei luoghi più freddi della Svizzera. Fanno impressione i ‑36,8 °C registrati a Sägistalsee (cantone di Berna), a 1 935 metri di altitudine, e i ‑33,7 °C a Hintergräppelen (Saint‑Gallen). Valori estremi anche sulla Glattalp con ‑29,2 °C. In Engadina, a Buffalora, nei Grigioni, si sono toccati i ‑23,7 °C, mentre a Samedan il termometro segnava ‑20,3 °C.
Il gelo ha colpito anche zone di altitudine più bassa: ‑14,5 °C a Marsens (Friburgo), ‑13,1 °C a Langnau nell’Emmental, e ‑11,2 °C a Thoune. Nella pianura di Zurigo, Kloten ha raggiunto i ‑9,1 °C, come a Delémont, nel Jura, dove appena dieci giorni prima si erano toccati i 23,5 °C. Le difficoltà non sono mancate nemmeno nella viabilità: già venerdì 21 novembre la neve aveva causato disagi sulle strade del canton Vaud, ad esempio era stata vietata temporaneamente la circolazione ai mezzi pesanti sull’autostrada A12 tra Vevey e Châtel‑Saint‑Denis.
Nelle Alpi francesi
Le stazioni invernali delle Alpi Marittime si sono imbiancate con un primo passaggio di neve: da Valberg a Auron e a La Colmiane. La neve è caduta anche a Isola 2000, che si prepara per la stagione invernale. Con il freddo sono in azione in diverse località anche i cannoni da neve. In molte stazioni l’apertura è prevista per il 6 dicembre.
Nelle Alpi del Sud qualche centimetro di neve è caduto intorno agli 800 metri di altitudine, a Gap ed Embrun e dintorni. Sopra i 1 000‑1 200 metri tra i 10 e i 20 centimetri sono caduti negli Écrins, a Champsaur e nelle Dévoluy.
Nevica inoltre nella Maurienne e nella Tarentaise, Nell’alta vallée de l’Arve, a Megève, nelle zone di Haut‑Giffre e La Semine, il limite delle nevicate è stato a 800 metri, con le stazioni di sci attorno ai 1 800 metri in cui sono caduti tra i 20 e i 30 centimetri.
La ferrovia tra Albertville e Saint‑Pierre d’Albigny, così come la strada dipartimentale RD 201 tra Albertville e Montmélian, sono state interrotte per una colata di fango avvenuta nella notte tra domenica e lunedì: lo sgombero dei detriti è in corso. La strada, molto importante, della Val d’Arly – che collega Albertville e Saint‑Gervais – è chiusa da qualche giorno per una caduta di rocce tra Flumet e Ugine. Ci vorrà del tempo per mettere in sicurezza la zona, il dipartimento della Savoia spera di riaprirla entro Natale.
In Piemonte
In Piemonte la neve cade a quote più basse, anche a 200 metri di altitudine, persino in città come a Torino e a Cuneo, dove una parte delle luci di Natale delle vie del centro sono crollate. Il Colle della Maddalena è stato chiuso per la neve, e un mezzo pesante aveva già avuto difficoltà prima del blocco.
A Cuneo sono stati misurati oltre 35 centimentri, e all’arrivo della seggovia a Pancani di Limone Piemonte, a 2085 metri, un metro e venti. Al colle dell’Agnello ci sono quasi 50 centimetri, e 55 al colle della Lombarda, a un passo da Isola 2000.
In Valle d’Aosta
La Valle d’Aosta è completamente imbiancata: ad Aosta il clima è invernale, con il mercatino di Natale aperto e il fine settimana trascorso pieno di gente. C’è vigilanza per le strade e il traffico, con rischio dighiaccio in diversi punti.
La neve dovrebbe risalire verso i 100 metri nei prossimi giorni, ma continueranno le precipitazioni. Le principali stazioni di sci stanno aprendo: Pila, per esempio, sarà aperta dal 28 novembre al 3 maggio 2026.
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