Mentre la Francia non dispone ancora di una “legge olimpica 2030 ” né di garanzie finanziarie da parte dello Stato e delle Regioni nei confronti del CIO (Comitato Olimpico Internazionale) a causa della mancanza della legge di bilancio per il 2026, la questione dei contributi finanziari degli enti locali alle future Olimpiadi invernali 2030 (JOP 2030) è stata nuovamente sollevata da una figura di peso: l’ex ministro e attuale presidente del dipartimento della Savoia, Hervé Gaymard.
Il presidente del Consiglio dipartimentale della Savoia, che ospiterà diversi eventi, ha appena posto alcune domande cruciali in uno scambio di lettere in risposta al sindaco di Courchevel, uan delle località in cui si svolgeranno le Olimpiadi invernali del 2030.
In tre atti, più uno
Una lettera del 28 dicembre del sindaco di Courchevel, Jean-Yves Pachod, al direttore di Solideo (la società incaricata dei lavori relativi ai Giochi Olimpici del 2030) ribadisce la richiesta di “un aumento dell’aiuto finanziario fornito dallo Stato e dalla Regione (Auvergne Rhône-Alpes) dal 70% all’80%”. La giustificazione fornita dal sindaco? Il rifiuto del Dipartimento della Savoia “di partecipare al finanziamento di qualsiasi impianto olimpico individuato nel modello Solideo“. Nella sua lettera, il sindaco trovava “scioccante” che il Dipartimento non partecipi al finanziamento delle infrastrutture sportive.
Questa lettera, in cui, va sottolineato, Hervé Gaymard non è stato nemmeno messo in copia, ha avuto il merito di innescare una serie di spiegazioni, e soprattutto di domande e interrogativi, che vanno al di là della Savoia, e possono essere applicate agli altri tre consigli dipartimentali. Alta Savoia, Hautes-Alpes e Alpi marittime, che ospiteranno diversi eventi.
Le risposte e le rivelazioni di Hervé Gaymard
Per coincidenza temporale, il 1° dicembre una commissione di monitoraggio del CIO ha visitato i siti della Savoia. Quel giorno Hervé Gaymard ha risposto non solo al sindaco di Courchevel, ma anche al presidente del COJOP, il Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici del 2030, Edgar Grospiron (con varie copie, in particolare alla ministra dello Sport, Marina Ferrari).
In queste lettere, il presidente Gaymard ricorda i numerosi contributi del Dipartimento ai vari impianti sportivi (tra cui alcuni per Courchevel) e il suo impegno a intervenire sulle strade dipartimentali per i futuri Giochi invernali (sono previsti 40 milioni di euro).
Ma soprattutto si pone delle domande.
Il Dipartimento è una variabile di aggiustamento del bilancio?
Ha sottolineato che il Dipartimento non può essere considerato “come una variabile di aggiustamento del bilancio per il finanziamento di un progetto che non abbiamo avviato, ma di cui siamo compagni di viaggio “. E ha aggiunto: “Infine, è strano chiedere ai Dipartimenti di prendere impegni, senza alcuna visibilità del modello finanziario e degli impegni delle altre autorità locali “.
In effetti, al di là dei freddi rapporti tra Gaymard e Pachod (le relazioni del Dipartimento con Courchevel sono state sospese fino a “nuovo ordine”) e del ritiro del Dipartimento da tutti gli incontri con Solideo e COJOP, si pone una questione di metodo. Come scrive Hervé Gaymard, “non c’è visibilità sul modello finanziario e sugli impegni degli altri enti locali “. Stiamo navigando a vista? O potrebbe essere una “giornata in bianco”, come dicono gli sciatori?
Dato il costo delle infrastrutture, in particolare di quelle sportive, gli altri Dipartimenti saranno (o sono già?) chiamati in causa? Per memoria, il Consiglio dipartimentale delle Hautes-Alpes dovrà contribuire con 51,8 milioni di euro per le strade e con 11 milioni di euro per il rinnovo delle linee ferroviarie. E i comuni “ospitanti” cosa devono fare?
Per una seconda coincidenza temporale, il 4 dicembre si è tenuta una riunione del consiglio di amministrazione di Solideo. Sono stati approvati diversi studi tecnici, in particolare per il sito di Courchevel. Ma a questo punto non sembra che né le due Regioni interessate né lo Stato abbiano risposto favorevolmente a un aumento della loro partecipazione finanziaria al progetto di Courchevel. Soprattutto, questo potrebbe costituire un precedente per il finanziamento di altri siti.
La prossima settimana sarà decisiva
Queste diverse lettere e le domande che sollevano giungono in un momento particolare. La prossima settimana è infatti cruciale per i Giochi del 2030.
Il Senato francese esaminerà la sezione spese del bilancio 2026 della Francia e l’articolo 60, che impegna lo Stato a fornire garanzie finanziarie per i Giochi (50% di 515 milioni di euro), nonché le due Regioni, Auvergne Rhône-Alpes e Région Sud (Provence Alpes Côte d’Azur), nelle stesse proporzioni.
Infine, un’altra coincidenza nel calendario legislativo: martedì 4 dicembre, la legge speciale per i Giochi Olimpici del 2030 sarà esaminata dall’Assemblea nazionale francese, e i rappresentanti della COJOP e della ministra dello Sport saranno ascoltati dal Comitato in questa occasione. È probabile che le questioni finanziarie vengano sollevate dai parlamentari, soprattutto in un momento di austerità di bilancio per gli enti locali e a pochi mesi dalle elezioni comunali di marzo 2026
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