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Il libro di Matteo Righetto si configura come un viaggio immersivo nella natura che invita il lettore a riscoprire il legame perduto con il lato più imprevedibile e indomito di sé.
Questa è la prima puntata di una serie di articoli dedicati ai sughi più noti del nostro territorio alpino, che prossima settimana proporrà un approfondimento circa il “Pistou” della Provenza.
La giovane alpinista narra delle quattro giornate e quattro nottate trascorse isolata a 4 mila metri di altitudine e senza possibilità di comunicare.
Si tratta di una ricca zuppa a base di Abondance AOP, riconosciuta dal 2020 come Specialità Tradizionale Garantita (STG) e dotata addirittura di una associazione a sua tutela.
Ne “Ho visto l’abisso”, il noto alpinista italiano racconta la traversata invernale del Gasherbrum I e del Gasherbrum II effettuata nel 2019 assieme alla compagna di cordata Tamara Lunger.
Sottile e antico pane dal sapore unico e dai molteplici abbinamenti, esso è popolare in tutte le zone dell’Isola e anche al di là dei suoi confini marittimi.
Il volume è edito da Rizzoli nel 2018 ed è stato redatto dalla stessa alpinista alto-atesina assieme allo scrittore Francesco Casolo.
Conosciuti anche come Ravioles di Melle, essi sono gnocchi di patate dalla forma allungata contenenti nell’impasto un formaggio tipico locale, il tomino di Melle.
Catherine Destivelle viene considerata in Francia una delle migliori arrampicatrici degli Anni Ottanta nonché una delle più forti alpiniste degli Anni…
Tale piatto altro non è che una zuppa marinara a base di pesce bianco condito con pomodoro, cipolla e una salsa Aïoli a base di uova e aglio.
Nel suo saggio Linda Cottino riscrive l’alpinismo femminile narrando le imprese di Meta Brevoort, Marie Paillon, Anna ed Ellen Pigeon, Elizabeth Aubrey Le Blond.
Si tratta di piccoli cubi a base di farina di ceci fritti in olio o cotti in forno e tipici delle zone marittime di Genova e Savona ma anche Nizza e Marsiglia.
Il romanzo di Patrick Col racconta il cammino di Antoine, segnato da una mutazione fisica che lo rende insensibile al tatto ma capace di compiere prodezze alpinistiche a superare ogni suo limite.
Tali biscotti dalla forma che richiama piccole barche simboleggiano il viaggio e la protezione e sono tipici in particolare della zona di Marsiglia.