Buona la prima per il Salone internazionale dell’agrume di Mentone, svoltosi tra venerdì 5 e sabato 6 aprile scorsi presso il Palais Europe della cittadina patria dei limoni. L’edizione inaugurale della rassegna ha visto la partecipazione di numerosi tra produttori, ricercatori, chef e profumieri oltre che riscontrato un buon afflusso generale di pubblico.

Organizzato dalla Communauté de la Riviera française, l’evento ha peraltro beneficiato del patrocinio di Guillaume Gomez, rappresentante della presidenza della Repubblica per la gastronomia e l’alimentazione; esso ha goduto anche del supporto della Città di Mentone, dell’Institut National de Recherche pour l’Agriculture, l’Alimentation et l’Environnement (INRAE, Istituto Nazionale di Ricerca per l’Agricoltura, l’Alimentazione e l’Ambiente) e il Centre de coopération Internationale en Recherche Agronomique pour le Développement (CIRAD, Centro di cooperazione Internazionale in Ricerca Agronomica per lo Sviluppo).

L’inaugurazione

Durante il primo Salone internazionale dell’agrume di Mentone una lunga lista di professionisti del settore ha proposto al pubblico una carrellata di esempi circa l’utilizzo pratico di tali prodotti, dall’alimentazione all’ornamento, dall’arte alla cosmesi. Erano circa una quarantina gli stand istituzionali e commerciali presenti e provenienti tanto dalla Francia quanto dall’Italia e persino da Europa e fuori continente.

La giornata di venerdì 5 aprile, per esempio, si è aperta con il cooking-show di Gilles Bruner, ex chef del Palazzo principesco di Monaco, per poi proseguire con la conferenza a sfondo storico dei ricercatori Franck Curk e François Luro. Nel pomeriggio è invece stata la volta del profumiere di Chanel Olivier Polge di discutere delle proprietà di bellezza degli agrumi al fianco del critico Yohan Cervi, dell’esperto Xavier Fernandez e della mediatrice Noémie Melissas; a inframezzare una tavola rotonda di sfondo più tecnico circa etichette e certificazioni di qualità sono subentrate ulteriori dimostrazioni culinarie a cura degli chef Dhaker Bejaoui e Mark Flanagan prima e dello chef italiano Enrico Marmo poi.

Presenti in loco per momenti dedicati di firma-copie anche gli autori Michel e Bénédicte Bachès (“Agrumes”, “Agrumi”), Xavier Fernandez (“Le grand guide des huiles essentielles, hydrolats, huiles végétales”, La grande guida degli oli essenziali, degli idrolati e degli oli vegetali”) e Olivier Biggio (“Agrumes résistant au froid”, “Gli agrumi resistenti al freddo”).

Un vincente Salone dell’agrume di Mentone

Il Salone internazionale dell’agrume di Mentone è ugualmente entrato presto nel vivo l’indomani, sabato 6 aprile, con il cooking-show mattutino dello chef Luc Gamel, seguito da un breve convegno circa l’uso gastronomico degli agrumi condotto dagli chef Mauro Colagreco, Christian Garcia, Jean-Claude Brugel, Julien Dugourd e dal giornalista François-Régis Gaudry.

Il pomeriggio si è invece potuto discutere del ruolo di tali prodotti nella lavorazione degli spiriti con Carole Quinton dell’azienda Cointreau, Patrick Leger dell’azienda Grand Marnier e Bruno Malavasi dell’azienda Campari. Prima di lasciare spazio al dibattito circa malattie e parassiti che possono affliggere le piante e alla dimostrazione di cucina con la lady chef Anaïs Fourrier, è toccato a Christian Garcia e Jérôme Rigaud far assaporare al pubblico qualcuna delle rispettive preparazioni.

Come già il giorno prima, è stato inoltre possibile incontrare e conoscere meglio il lavoro di ricerca e letteratura di François-Régis Gaudry (“On va déguster l’Italie”, “Andiamo a gustare l’Italia”), Anne Torre (“Le grand livre des agrumes”, “Il grande libro degli agrumi”), Jean-Noël Falcou (“Cultiver des agrumes bio”, “Coltivare agrumi bio”) e Franck Curk e François Luro (“Les agrumes du nord de la Méditerranée”, “Gli agrumi del nord del Mediterraneo”).

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Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

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