È stata la cittadina di Camporosso, in provincia di Imperia, ad accogliere la scorsa domenica 28 aprile l’annuale e abituale Festa del frontaliere. Organizzato presso l’arena PalaBigauda, l’evento è stato occasione di incontro tra professionisti, confronto sulle tematiche di attualità ma anche svago e intrattenimento musicale.

La giornata è stata promossa dal gruppo dei Frontalieri Autonomi Intemeli, fondato un ventennio fa dal presidente onorario Santo Fortugno e a oggi presieduto da Maria Albanese nel ruolo di presidente, Paolo Cangiano nel ruolo di vicepresidente ed Enrico Amalberti nel ruolo di segretario. Con sede a Ventimiglia, esso predispone peraltro regolari corsi di francese autunnali dedicati ai residenti e supportarti finanziariamente dalla Regione Liguria.

Dopo la breve inaugurazione da parte del vescovo diocesano Monsignor Antonio Suetta, nel corso del pomeriggio hanno preso parte alla Festa del frontaliere anche il sindaco di Ventimiglia Flavio Di Muro e l’assessore regionale ai Rapporti con i lavoratori transfrontalieri Marco Scajola. Questo ultimo ha voluto sottolineare l’importanza in termini di fiscalità della riduzione dell’imposizione ai pensionati frontalieri di Monaco dal 23% al 5%; a ciò si somma anche il calo dell’imposta sul reddito regionale, che permetterà a circa 800 mila contribuenti liguri risparmi tra i 50 euro e i 150 euro all’anno.

I lavoratori frontalieri della Liguria, prettamente dediti ad attività professionali tra Francia e Principato di Monaco, sono circa 7 mila tra uomini e donne. Sul territorio regionale essi sono rappresentati dalla Consulta regionale per i lavoratori frontalieri liguri, istituita a valorizzazione e tutela degli impiegati fuori confine. Durante la riunione svolta annualmente, tale organo è incaricato di esprimere pareri e proposte oltre che di promuovere attività di ricerca e approfondimento circa il frontalierato.

LEGGI ANCHE Frontalieri in Svizzera: dal Consiglio federale nuove misure per il telelavoro

Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

Exit mobile version