In attesa dell’estivo Tour de France, le due ruote torneranno protagoniste tra domenica 2 e domenica 9 giugno in occasione del Critérium du Dauphiné 2024. L’oramai tradizionale appuntamento in Alvernia-Rodano-Alpi partirà quest’anno da Saint-Pourçain-sur-Sioule (Allier) per raggiungere il traguardo del Plateau des Glières (Alta Savoia) dopo 1.187,60 chilometri di gara.

Dopo una prima tappa che su di un anello piano di 172,5 chilometri percorrerà Saint-Pourçain-sur-Sioule (Allier), lunedì 3 giugno una seconda tappa di 142 chilometri collegherà Gannat (Allier) al Col de la Loge (Monts du Forez, 1.252 metri). La terza sezione di competizione prenderà il via l’indomani, martedì 4 giugno, da Celles-sur-Durolle (Puy-de-Dôme) per poi approdare dopo 181,7 chilometri a Les Estables (Alta Loira). Mercoledì 5 giugno sarà poi la volta della sfida individuale di 34,4 chilometri che legherà Saint-Germain-Laval (Loira) a Neulise (Loira), seguita giovedì 6 giugno dai 167 chilometri tra Amplepuis (Rodano) e Saint-Priest (Lione). La sesta tranche di gara di venerdì 7 giugno si snoderà per 174,1 chilometri tra Hauterives (Drôme) e il Collet d’Allevard (Isère, 2.100 metri), per poi arrivare sabato 8 giugno ai 155,3 chilometri che separano Albertville (Alta Savoia) e il comprensorio di Samoëns 1600 (Grand Massif). La kermesse sportiva si concluderà domenica 9 giugno con i 160,6 chilometri tra Thônes (Alta Savoia) e il Plateau des Glières (Massiccio del Bornes, 1.450 metri).

Il percorso del Critérium du Dauphiné 2024

Il vincitore del Critérium du Dauphiné 2024 potrebbe già essere nominato sin dal sabato, a meno che lo sprint finale tra Thônes e il Plateau des Glières non cambi le carte in tavola all’ultimo soffio. L’anno passato il primo posto individuale era stato del corridore danese Jonas Vingegaard, mentre ad aggiudicarsi il primo posto a punteggio era stato il corridore francese Christophe Laporte; il migliore nella categoria “Grimpeur” (“Scalatore”) era stato l’italiano Giulio Ciccone, mentre il migliore nella categoria “Jeunes” (“Giovani”) era stato lo spagnolo Carlos Rodriguez Cano.

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Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

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