La montagna è per tutti? Per Brocchi sui Blocchi, la community di arrampicata che sfida il tradizionale modello machista, la risposta è sì! Condivisione, rispetto, ambientalismo e una visione positiva della vita sono gli ingredienti del Brocchismo, la filosofia che ha reso Brocchi sui Blocchi la più grande community di arrampicata in Italia.
Con 30,4 mila follower su Instagram, 12 mila su TikTok e quasi 13 mila su Facebook, Amedeo Cavalieri e cinque amici bresciani, sei anni fa, hanno fondato il progetto per vivere l’arrampicata come un’esperienza condivisa e non competitiva. “L’arrampicata ci insegna a fallire e a imparare dai nostri errori, un valore fondamentale in un mondo che spesso esalta solo il successo”, spiega Cavalieri.
Un movimento di arrampicata inclusivo
Blocchi sui Brocchi nasce dall’esperienza di un gruppo di amici che hanno iniziato a condividere le loro avventure sportive su Instagram, promuovendo un ambiente rispettoso e accogliente. “Il nostro obiettivo è valorizzare l’arrampicatore comune, dimostrando che ogni storia, indipendentemente dal livello di abilità, merita di essere raccontata“, sottolinea Cavalieri.
La community organizza eventi e incontri che valorizzano l’inclusività, l’uguaglianza e il rispetto per la natura, sfidando le dinamiche competitive e machiste spesso presenti nell’arrampicata. Così come nella vita anche “Nell’arrampicata affronti te stesso in parete, ma hai bisogno di qualcuno con cui farlo“, evidenzia Cavalieri.
“Abituati a Cadere”: il libro dedicato a chi si sente fallito
“Abituati a Cadere”, scritto da Amedeo Cavalieri ed edito da DeAgostini, è il libro di Blocchi sui Brocchi. Il volume che raccoglie anni di esperienze nel mondo dell’arrampicata ed è pensato per chi è in cerca della propria strada è stato presentato quest’anno al Salone Internazionale del Libro di Torino presso la Sala della montagna ospitata dalla Regione Trentino Alto Adige.
“Nell’arrampicata ho trovato il modo di esprimermi. Prima non sapevo cosa avrei fatto nella vita, mi sentivo un fallito“, racconta Cavalieri. Il volume affronta temi cruciali come l’inclusività, l’ambientalismo e il rifiuto del machismo, promuovendo un approccio all’arrampicata che va oltre la performance. “L’ho scritto pensando anche a chi non ha ancora trovato la propria strada”, aggiunge Cavalieri, sottolineando che ciascuno affronta nella vita almeno una parete da scalare.
Il rispetto per l’ambiente
Blocchi sui Brocchi si impegna a minimizzare l’impatto ambientale delle proprie attività, promuovendo pratiche sostenibili e rispettose della natura. “Vogliamo avere il minore impatto possibile sulla natura e sulla roccia, rispettando gli animali che vivono questi ambienti”, afferma Cavalieri. Attraverso il libro e le attività della community, Blocchi sui Brocchi cerca di creare un ambiente accogliente e sostenibile per tutti gli appassionati di arrampicata. La community dimostra come la passione per l’arrampicata possa unire persone di diverse provenienze, creando una rete di supporto basata su valori comuni di rispetto e inclusività.
Il “Brocchismo” come manifesto politico
Pubblicato sulla Climbing Travel Guide di Mapo Tapo, il “Brocchi Manifesto” riassume il pensiero che anima Brocchi sui Blocchi. Tre i principi cardine: Condivisione, Rispetto e Ambientalismo. **Condivisione**: L’arrampicata, pur essendo uno sport individuale, diventa più gratificante se vissuta con gli altri, dividendo la fatica, alleviando il dolore del fallimento e moltiplicando la gioia del successo. Brocchi sui Blocchi punta a creare una grande famiglia di arrampicatori uniti dall’amore per la roccia. **Rispetto**: L’arrampicata è libertà, un luogo dove ogni persona può esprimere se stessa senza differenze di sesso, genere, etnia, religione, marca di birra bevuta o grado. La community mira a essere libera da discriminazioni e prevaricazioni. **Ambientalismo**: Essere arrampicatori significa vivere le esperienze senza consumarle, lasciando i luoghi come o meglio di come sono stati trovati. Brocchi sui Blocchi difende e rispetta la natura in ogni iniziativa, promuovendo un approccio sostenibile e rispettoso dell’ambiente.
Il podcast “Preferisco Ghisarmi”
Non solo social media ma anche Podcast. Uno strumento di comunicazione nato per approfondire argomenti oltre la breve e veloce comunicazione tipica dei social media. “Preferisco Ghisarmi” è la risposta a un mondo che ci vorrebbe tutti perfetti e utili, mentre noi vogliamo compiere l’inutile gesto dello scalare.
Questo podcast racconta la storia di tutti quelli che hanno fatto dell’arrampicata uno stile di vita. Il podcast è ideato da Amedeo Cavalleri e prodotto da Roberto Mor, con speaker Amedeo Cavalleri, Dario Cressoni, Davide Borgogno e Roberto Mor. Il design è curato da Michela Cavalleri e la sigla è dei Pupetti Tutti Matti.
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