Il Festival de la Cité de Lausanne si avvicina alla sua 52a edizione, in programma dal 2 al 7 luglio 2024. Da oltre mezzo secolo, questo festival gratuito e conviviale occupa il quartiere storico di Losanna e i suoi dintorni, trasformando 33 luoghi in palcoscenici artistici. Con 136 spettacoli, tra cui teatro, musica, danza, circo contemporaneo e cinema, il festival è un’esperienza culturale ricca e diversificata.

Ogni edizione reinventa gli spazi pubblici, offrendo un’interazione dinamica tra arte e vita quotidiana. È un’opportunità che vale la pena cogliere, almeno per un giorno (e una notte).

Un programma ampio e variegato

La 52a edizione del Festival de la Cité propone un programma di 61 spettacoli e 66 concerti, oltre a una trentina di DJ-set.

Due spettacoli da non perdere sono “Friction“, che esplora emozioni e disagi, e “Ruine“, un gioiello acrobatico. Tra gli artisti da scoprire ci sono Kabeauché, Sophia Rodriguez, Ilias Mettioui e Laurène Marx.

Il festival presenta anche nuove creazioni e produzioni svizzere, con 22 prime assolute nella musica e 19 nelle arti dello spettacolo. Sono rappresentate 33 nazionalità diverse. Programmi tematici come Catharsis, Transmission, Collective Forces, Curious Families e Nouvelles sensations offrono un’ampia gamma di esperienze artistiche da vedere e apprezzare.

Hofstad © Véronique Vercheval
Les Petites Géométries – Cie Juscomama

Vivere la città come spazio di spettacolo e d’arte

Uno degli aspetti del Festival de la Cité è la sua capacità di trasformare la città e i suoi spazi pubblicipiazze, marciapiedi, vicoli, fontane in palcoscenici artistici. Quest’anno saranno utilizzati 15 luoghi, dal quartiere storico al lungolago, tra cui il Parc de l’Hermitage e l’Usine Tridel. Luoghi come il Pont Bessières, i Balcons de La Mercerie e il Grand Canyon offriranno prospettive sulla città e sui suoi dintorni.

Ambiance ©Kenza Wadimoff
Ambiance Tridel @Alicia Gaudin

I palcoscenici sono pensati per la curiosità e il coinvolgimento, con momenti di novità. Gli Afters at Tridel saranno delle serate molto animate con DJ, con una dimensione di vera festa.

Collaborazioni e impegno delle associazioni

Il Festival de la Cité è il frutto della collaborazione con gruppi e istituzioni locali. Il collettivo Cinématographe, ad esempio, propone un programma di cortometraggi che esplorano i temi della resistenza e della solidarietà in vari luoghi della città. L’associazione Thélonica organizza risvegli musicali sulle rive del lago, mentre la Parata del 6 luglio, con costumi realizzati con materiali riciclati, mette in risalto il lavoro della Fondation Eben-Hézer e dei centri di quartiere, con una partecipazione dei residenti.

Il festival non si limita a un solo luogo, ma si estende a tutta la città. Ha occupato spazi come la Plateforme 10, i Vergers de l’Hermitage e l’Usine Tridel. Questa diffusione geografica consente un’esplorazione artistica, di giorno e di notte, con spettacoli scelti in coerenza con ogni ambiente.

Quest’anno il festival introduce un’innovazione culinaria: l’Alliance des Chefs. Situato nel cortile del Gymnasium, questo progetto riunisce L’Appart, DéCi, Nabi e Sedef, quattro istituzioni di Losanna impegnate nella promozione dei prodotti locali e di stagione. Un’esperienza gastronomica da scoprire nel contesto vivace e conviviale delle giornate d’arte e di spettacolo.

Maggiore accessibilità

Il Festival de la Cité si impegna a rendere l’evento accessibile anche alle persone con disabilità. I partenariati con la Croce Rossa del Vaud e Pro Infirmis Vaud hanno permesso di organizzare un accompagnamento personalizzato.

Un gruppo di lavoro con Pro Senectute sta migliorando l’accoglienza dei cittadini anziani, mentre si stanno introducendo dispositivi come le spire magnetiche per i non udenti e le persone con problemi di udito. L’organizzazione ha anche lanciato un progetto pilota per un pass di accessibilità sotto forma di braccialetto, con l’obiettivo di identificare meglio le persone che necessitano di assistenza specifica.

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Direttore di Nos Alpes, giornalista. Ha collaborato in tempi diversi con varie riviste e giornali, da Il Mulino a Limes, da Formiche a Start Magazine.

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