Si accorcia per l’estate il tratto in navetta bus al Fréjus: dal 6 luglio il TGV Inoui supererà la fermata di Oulx e arriverà a Modane. Sarà più breve il trasbordo fino a Saint-Jean de Maurienne. Finora il tratto di navetta in bus avveniva tra la cittadina della Maurienne e Oulx in Val di Susa.
Il tragitto della navetta passa da 57 km a 31 km, con una riduzione dei tempi valutata intorno all’ora. Modane vedrà del traffico ferroviario, con una prima ripresa delle attività anche commerciali e di servizio collegate.
Il TGV ritorna ad attraversare la galleria del Fréjus, finora chiuso in ragione di lavori che erano in corso in parallelo a quelli di risistemazione della parte da cui è avvenuta la frana che ha bloccato a linea ferroviaria storica tra Italia e Francia, a La Praz, sempre in Maurienne.
I lavori al traforo ferroviario riprenderanno a settembre, per cui probabilmente ritornerà l’attestamento dei treni a Oulx, ma solo fino a dicembre, quando dovrebbe riprendere il collegamento diretto ferroviario tra Italia e Francia, terminati i lavori di messa in sicurezza e il ripristino dei binari a La Praz in Maurienne.
Il collegamento con navetta più breve tra Modane e Saint-Jean-de-Maurienne è dunque per il momento prevista fino al 25 agosto.
La ripresa dei treni a dicembre
Con una riunione del 26 giugno, è stato confermato il calendario già presente come cronoprogramma sul sito del Dipartimento della Savoia. I lavori di consolidamento della parete di La Praz si dovrebbero concludere a settembre, mentre quelli di SNCF Réseau sulla galleria, binari e sistema di segnalazione entro fine novembre.
D’altra parte, lo stesso presidente di Trenitalia France, Marco Caposciutti, aveva indicato l’intenzione di creare una fermata a Saint-Jean-de-Maurienne a partire appunto da dicembre, in un incontro avvenuto con Philippe Rollet, sindaco della cittadina e diversi rappresentanti locali e nazionali, il 20 giugno scorso.
La linea ferroviaria del Fréjus è interrotta dal 27 agosto 2023, quando una importante frana ha interrotto i collegamenti ferroviario e autostradale, con conseguenze importanti sul trasporto tra Italia e Francia. Il Traforo del Monte Bianco si vide costretto a ritardare l’avvio dei lavori per i quali aveva previsto la chiusura dai primi di settembre a dicembre, e si erano viste code di mezzi pesanti per chilometri.
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