Il Presidente del Consiglio del Dipartimento della Savoia, Hervé Gaymard ha partecipato, ieri, 22 luglio, alla riunione del governo della Regione autonoma Valle d’Aosta, per proporre un progetto di ammodernamento dell’Ospizio del Piccolo San Bernardo, attualmente gestito da un GEIE tra i due enti.

Il presidente Gaymard era accompagnato da Yannick Amet, presidente della Communauté de Communes de Haute Tarentaise che ha preso da quest’anno in gestione la struttura ricevendola dall’associazione degli amici dell’Ospizio, a cui si deve un impegno durato oltre trent’anni. Amet è anche sindaco di Sainte-Foy-Tarentaise, il comune savoiardo al confine con quello di Valgrisenche, con cui condivide lo storico Col du Mont.

I due sono stati accolti in particolare dal presidente della Regione valdostana, Renzo Testolin e dall’assessore agli Affari europei e alla montagna, Luciano Caveri.

Cosa sappiamo del progetto

Il progetto sarà illustrato più in dettaglio il 1° settembre prossimo, al Colle del Piccolo San Bernardo, in occasione della Festa delle Alpi. Testolin, Gaymard e Caveri lo annunciarono in occasione del primo Sommet du Grand Continent, che si è tenuto a Saint-Vincent dal 18 al 20 dicembre 2023. L’iniziale data del 22 giugno per la Festa si è poi modificata in ragione degli accumuli di neve prodotti dalle precipitazioni di primavera.

Il 1° settembre la Festa della Alpi si unirà a quella del Pass’ Pitchü, celebrata ogni anno tra i comuni di La Thuile, Séez, Montvalezan e più in generale con tutte la Haute-Tarentaise e Valle d’Aosta.

Il documento sottoposto alla giunta regionale della Valle d’Aosta è già stato esaminato nelle settimane scorse. Esso contiene gli orientamenti rispetto alla valorizzazione dell’edificio, con interventi di aggiornamento tecnico e altri di miglioramento strutturale dell’accoglienza e della qualità del servizio.

Inoltre, il documento propone altre misure, con una visione complessiva del Colle come destinazione, tra cui un miglior posizionamento della strada, ora a ridosso dell’edificio, e una valorizzazione paesaggistica con la realizzazione  di un belvedere.

Sul versante savoiardo vi sarà un intervento della strada di accesso da La Rosière al Colle. L’insieme delle infrastrutture al Colle potrà contribuire a questo processo tra cui per esempio, il possibile uso della vecchia dogana sul versante valdostano.

Cos’è l’Ospizio del Piccolo San Bernardo

L’ospizio del Piccolo San Bernardo nasce con la ripresa economica e demografica europea successiva dell’anno Mille e con la messa in sicurezza dei passi alpini.

I canonici del Gran San Bernardo l’hanno gestito sin dal 1466, fino alle distruzioni delle guerre di successione austriaca e spagnola del Settecento, che videro contrapposte il regno di Francia e i Ducati di Savoia diventati Regno di Sardegna. Passò all’Ordine Mauriziano – cioè al controllo diretto di casa Savoia – nel 1752, per subire ancora danni durante la rivoluzione francese ed essere nuovamente recuperato tra il 1826 e il 1836.

Dopo un periodo di sviluppo, la Seconda guerra mondiale lo travolse nuovamente. Per il suo recupero ha dovuto attendere l’anno 1994 e una serie di progetti europei Interreg Italia-Francia, gestiti dai comuni di Séez, La Thuile, Montavalezan e dall’allora SIVOM de Haute Tarentaise.

Attualmente dispone di sei camere per un totale di 28 posti letto, di una caffetteria e di un ristorante.

LEGGI ANCHE: Una nuova Fête des Alpes per coltivare
le relazioni transfrontaliere tra Italia e Francia

Direttore di Nos Alpes, giornalista. Ha collaborato in tempi diversi con varie riviste e giornali, da Il Mulino a Limes, da Formiche a Start Magazine.

Exit mobile version