Nel weekend del 13 e 14 luglio, a Rochemolles, vicino a Bardonecchia, si sarebbe dovuto svolgere il raduno motociclistico che si svolge nella località sin dagli anni Sessanta.
Tuttavia, a seguito di polemiche, emerse negli ultimi anni, sulle possibili conseguenze negative sull’ambiente naturale circostante, problemi legati alla sicurezza dell’evento e alla sua gestione, il Prefetto di Torino, con un’ordinanza, ha temporaneamente vietato l’accesso alla strada per la località.
L’ordinanza vieta l’accesso e la circolazione a motoveicoli, autoveicoli e motocicli dalle ore 7 del 12 alle ore 19 del 14 luglio, sulla strada provinciale 235 nella valle di Rochemolles e fino al rifugio CAI Scarfiotti. Il raduno viene quindi bloccato da un’ordinanza prefettizia, in assenza di politiche ambientali locali o regionali di gestione della questione.
Fra le motivazioni della limitazione vi sono il possibile impatto negativo sul paesaggio circostante, il fatto che si tratta di un raduno non stato autorizzato e senza un responsabile organizzatore, senza copertura telefonica. Inoltre, a causa del versante franabile, è vigente un’ordinanza di divieto di campeggio.
Sono centinaia i motociclisti che in occasione del raduno raggiungono Rochemolles, in una vallata selvaggia nel comune di Bardonecchia caratterizzata da verdi pendii, un lago e alcune cascate.
Proprio perché considerata una delle poche valli incontaminate ancora presenti, già nel 2023, l’associazione Pro Natura Alta Val di Susa si era opposta all’evento con il suo massiccio numero di veicoli in alta quota, a stretto contatto con ecosistemi delicati.
Una ZTL montana
Per cercare di regolamentare il traffico veicolare di massa per il Colle del Sommeiller, il Comune di Bardonecchia, nell’estate 2020, aveva istituito una ZTL montana. La limitazione prevedeva la chiusura del percorso per il Colle, e dunque anche per Rochemolles, tutti i giovedì, da luglio a settembre. Nei restanti giorni il transito, invece, era consentito dalle 9 alle 17, con un pedaggio di 5 euro.
LEGGI ANCHE : Traforo del Fréjus: in bicicletta attraverso la nuova 2ª canna