Superare i limiti che separano dal proprio obiettivo e scavalcare gli ostacoli della vita sino ad arrivare al proprio traguardo: è quanto realizzato e raccontato dall’ex soccorritore e a oggi para-sportivo Yves Mathelin nel suo “Vivere ad ali spiegate” (“Vivre à tire-d’aile”). Edita dalle Éditions du Mont-Blanc nel 2022 per la collezione “Racconti” (“Récits”), la biografia vuole rappresentare uno stimolo a sfidare e a migliorare se stessi nonostante le tragedie che costellano la vita.

Originario di Cholet (Loira), l’autore muove i suoi primi passi sulla controversa strada dell’alpinismo all’età di 17 anni, allontanandosi da famigliari e amici e trasferendosi a Chamonix per divenire guida alpina. Ma il sogno che tanto aveva coltivato si infrange il 31 gennaio del 1989, quando egli è vittima di una vertiginosa caduta di 200 metri sulla cresta dell’Aiguille du Midi. Ripresa conoscenza dopo l’accaduto, il peso della drammatica verità piomba immediatamente su di lui e sulla sua famiglia, la moglie e le due figlie di soli tre e otto anni. Non soltanto la sua carriera all’interno del PGHM (il soccorso alpino francese) ma anche la sua ambizione di scalare l’Everest sono state bruscamente cancellate.

Dopo una lunga degenza ospedaliera a Lione e un periodo di riabilitazione per l’utilizzo della sedia a rotelle, Yves Mathelin sceglie però di affrontare di petto la sedentarietà. La sua esistenza ritrova un senso quando egli è in grado di riaffacciarsi al mondo dello sport, dapprima attraverso lo sci e successivamente attraverso l’atletica e la maratona. Proprio la gioia e l’adrenalina regalatagli dall’attività all’aria aperta lo convincono a creare nel 1995 una scuola di sci specializzata per persone con disabilità motorie; prima nel suo genere in tutta la Francia, essa si ispira a modelli svizzeri e ha sede a Chamonix.

La seconda passione che Yves Mathelin ha la forza e la determinazione per coltivare anche dopo il suo incidente è quella dell’aviazione. Dopo aver appreso le tecniche di volo alle porte di Parigi, nel 1997 egli dà vita ad Annecy a un club di volo dedicato a donne e uomini paraplegici. È il 2001 quando, poi, egli ottiene come prima persona affetta da disabilità in Europa l’abilitazione al volo in montagna.

Resiliente e inarrestabile, oggi l’autore predica la corsa e la hand-bike e con i suoi 68 anni di età è reduce dall’avere vissuto esperienze sportive differenti ma avventurose tra montagna, mare e deserto. Egli ha anche acquistato un proprio aereo dotato di comandi manuali a bordo del quale gli può sorvolare le Alpi e viaggiare libero sopra quelle stesse vette che tanto lo hanno messo alla prova.

“Vivere ad ali spiegate” di Yves Mathelin si compone di 288 pagine di narrazione autobiografica; esso è acquistabile nella sua versione brossura sul sito web delle Éditions du Mont-Blanc al prezzo di 20,00 euro.

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Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

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