Si terrà a Gorizia, in Friuli Venezia Giulia, il side event “Cultura alpina: specchio di sfide e opportunità”, organizzato in attuazione alla “Dichiarazione popolazione e cultura”. L’appuntamento è fissato per le 15 di domani, mercoledì 25 settembre, presso l’aula magna del Polo goriziano dell’Università di Trieste e sarà finalizzato a promuovere misure a protezione e valorizzazione della cultura delle Alpi.

“Cultura alpina”, il side event di Gorizia

L’incontro denominato “Cultura alpina” è stato organizzato della Delegazione italiana alla Convenzione delle Alpi presso il Ministero dell’Ambiente e delal sicurezza energetica e ha preso forma in collaborazione con il Comune di Gorizia, con il Gruppo europeo di cooperazione territoriale GECT-GO e con la Regione Friuli Venezia Giulia; vi hanno preso parte anche il Segretariato permanente e la Presidenza slovena della Convenzione delle Alpi.

Il pomeriggio prenderà il via con i saluti del sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna, dell’assessora comunale Patrizia Artico, della responsabile del GECT-GO Romina Kocina e del segretario generale della Convenzione delle Alpi Alenka Smerkolj.

Nel corso dell’introduzione curata da Guido Pettarin della Società filologica friulana si tratterà della genesi storica della cultura alpina. Successivamente, Wolfger Mayrhofer del Comitato di conformità della Convenzione delle Alpi guarderà al contesto istituzionale con un approfondimento sui due documenti.

Se poi il docente dell’Università di Trieste Roberto Louvin discorrerà delle sfide moderne che attendono la cultura alpina, Paolo Angelini del ministero italiano per l’Ambiente approfondirà gli obiettivi di una strategia comune nelle Alpi.

Prima della conclusiva cena tematica, il pubblico presente in sala o a distanza potrà intervenire ponendo domande o affidando osservazioni agli esperti. Questo sarà funzionale al perfezionamento del documento dal titolo “Per una futura strategia comune per la cultura alpina”, stilato nelle quattro lingue ufficiali della Convenzione delle Alpi durante la delicata fase preparatoria dell’incontro.

La “Dichiarazione popolazione e cultura”

Come detto, il side event “Cultura alpina” di Gorizia fa capo alla “Dichiarazione popolazione e cultura”, adottata nel 2006 nell’ambito della Conferenza delle Alpi. Tale documento guarda a una ricerca di equilibrio tra conservazione e innovazione, preservazione delle radici e adattamento al cambiamento nelle Alpi.

Tra gli obiettivi primari elencati figurano la creazione di una coscienza di comunità e di un senso di cooperazione crescenti nonché la valorizzazione della diversità culturale insita nel patrimonio alpino materiale e immateriale. Oltre a garantire servizi essenziali quali sanità, educazione e svago, previsti anche focus di natura più economica basati sullo sviluppo delle filiere e dell’occupazione locali. Non mancano nemmeno affondi sul rapporto tra il prezioso e peculiare ambiente montano e la vicina e da esso indivisibile realtà invece più urbana.

La presidenza italiana della Convenzione delle Alpi

La Convenzione delle Alpi è stata stipulata il 7 novembre del 1991 tra otto Paesi alpini, ovverosia Italia, Francia, Svizzera, Germania, Austria, Slovenia, Principato di Monaco e Liechtenstein. Siglata anche dalla Comunità Economica Europea, essa mira essenzialmente alla conservazione e allo sviluppo sostenibile delle Alpi per il tramite di azioni transnazionali e cooperative.

Attualmente alla presidenza è dell’Austria per il biennio 2023/2024, ma a decorrere dal biennio 2025/2026 essa passerà nelle mani dell’Italia; lo scambio ufficiale avverrà durante la 8ª Conferenza delle Alpi, prevista il prossimo mercoledì 22 gennaio 2025 a Brdo pri Kranju, in Slovenia.

L’evento “Cultura alpina” di Gorizia si terrà peraltro in seno ai lavori dell’AlpWeek, appuntamento di valenza internazionale delle principali organizzazioni alpine impegnate nella protezione della montagna e nella sostenibilità. Giunta alla sua 20ª edizione, essa prevede in programma differenti conferenze, workshop interattivi, tavole rotonde e appuntamenti culturali.

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Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

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