Con avvicinarsi del Dono Day, istituito in Italia per legge sin dal 2015 il 4 di ottobre di ogni anno, la Valle d’Aosta si prepara ad adempiere al suo ruolo di Capitale del dono 2024. Gli eventi previsti sul territorio regionale, organizzati dall’Istituto Italiano della Donazione (IID) e dal Coordinamento Solidarietà Valle d’Aosta (CSV),  sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa ieri, martedì 24 settembre.

Gli eventi per il Dono Day in Valle d’Aosta

Il Dono Day, che ha peraltro ricevuto l’Alto patronato della Repubblica italiana, sarà rammentato in Valle d’Aosta con una serie di eventi sparsi su tutto il territorio regionale.

Il primo appuntamento in ordine temporale e per le 11:30 di domenica 29 settembre sullo Skyway Monte Bianco, una mattinata di gemellaggio di alta quota tra la regione e Trento, rispettivamente Capitale italiana ed europea del dono. Dopo un incontro circa sport e disabilità, sono previste le esibizioni del Ray Lema & Partage Ensemble e del coro Ali Ali, composto da persone colpite da ictus, Parkinson e Alzheimer.

Mercoledì 2 ottobre l’attenzione si sposterà al Forte di Bard per la presentazione del 7° rapporto nazionale “Noi doniamo” redatto dall’Osservatorio sul dono interno all’IID. Successivamente si terrà la tavola rotonda “L’Italia che dona, dal nazionale al territorio”, con un approfondimento sulla realtà valdostana.

Il Giorno del dono

Se giovedì 3 ottobre sono in programma visite guidate all’Area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans, l’effettivo Giorno del dono di venerdì 4 ottobre sarà ricordato in Valle d’Aosta con appuntamenti concentrati prettamente nel centro città.

Dopo la premiazione del contest #DonareMiDona dedicato a scuole, comuni e associazioni di tutta Italia prevista al Teatro Giacosa, alle 14 in Piazza Chanoux le proposte si moltiplicheranno. Oltre a un volo ancorato in mongolfiera per ascoltare le testimonianze di associazioni locali, sono fissati animazioni e laboratori dedicati ad ambedue bambini e adulti.

A chiudere la giornata saranno il “Dialogo sul Dono” con il sindaco di Verona nonché ex calciatore Damiano Tommasi e il sindaco di Aosta Gianni Nuti e l’intervento musicale della scuola di formazione e orientamento musicale (SFOM).

Il Dono day in Italia

Dono day ed Europa

Al di là della sola Valle d’Aosta, il Dono day verrà declinato sui diversi territori e dai diversi enti delle Nostre Alpi. Sono difatti numerose le realtà quali scuole e comuni ma anche associazioni e fondazioni che vi hanno aderito tra Piemonte e Liguria.

“Non è soltanto questa giornata bensì tutto il futuro dell’Europa che si giocherà sulla cultura del dono – ha commentato Gianni Nuti, sindaco di Aosta -. Di qui l’importanza dei segni che gettiamo sui territori, piccoli gesti che vanno ad alimentare e a sostenere un più grande quadro di solidarietà”.

Durante la conferenza stampa di ieri il presidente della Regione autonoma, Renzo Testolin, ha peraltro sottolineato il ruolo della Valle d’Aosta come luogo di passaggio e dunque di aiuto reciproco tra viaggiatori e comunità.

“Da sempre siamo una terra attraversata da un percorso che porta la gente da Canterbury a Roma su di un terreno difficile – è stata la sua osservazione -. Per questo non era raro che venissero previsti momenti di accompagnamento e riposo che, pur nelle caratterizzazioni del territorio e della propria cultura, permetteva di accogliere con piacere le persone”.

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Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

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